L'impatto del coronavirus sulle Fintech
Rodriguez Tous (Cass Business School): il lockdown ha rappresentato una sfida e un'opportunità per il settore. Potrebbe persino accelerare la trasformazione digitale dell'economia globale
La pandemia di COVID-19 ha avuto importanti implicazioni per le nuove realtà del fintech globale.
Riponiamo sempre più la nostra fiducia nei pagamenti elettronici come il metodo più pratico - e igienico - per le transazioni.
Anche le piccole imprese hanno aumentato il loro utilizzo dei canali digitali per avere accesso ai fondi di emergenza.
Cosa significa questo per il settore del Fintech? Quali sono le sfide - e le opportunità - per il Fintech nel clima attuale? Lo abbiamo chiesto a Francesc Rodriguez Tous, Lecturer in Banking e membro del Centre for Banking Research presso la Cass Business School di Londra.

In che modo il coronavirus ha impattato la tecnofinanza?
Si parlava già di "Fintech bubble" anche prima della crisi ma la pandemia sta fornendo al settore della tecnofinanza nuove opportunità.
Per esempio, le piattaforme di peer-to-peer lending sono diventate un importante strumento per trasferire gli aiuti finanziari del governo britannico alle piccole imprese, aiutandole a prendere in prestito i fondi necessari durante le turbolenze del lockdown.
C'è stato anche un'importante presa di distanza dal denaro cash a causa del forte calo delle interazioni personali e delle transazioni faccia a faccia e per il fatto che banconote e monete sono state viste come un potenziale veicolo del virus.
Le aziende tecnofinanziarie specializzate nelle transazioni cashless hanno riscontrato un maggiore utilizzo dei loro servizi.