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17/06/2020

digital

L'impatto del coronavirus sulle Fintech

Rodriguez Tous (Cass Business School): il lockdown ha rappresentato una sfida e un'opportunità per il settore. Potrebbe persino accelerare la trasformazione digitale dell'economia globale

La pandemia di COVID-19 ha avuto importanti implicazioni per le nuove realtà del fintech globale. Riponiamo sempre più la nostra fiducia nei pagamenti elettronici come il metodo più pratico - e igienico - per le transazioni. Anche le piccole imprese hanno aumentato il loro utilizzo dei canali digitali per avere accesso ai fondi di emergenza.
Cosa significa questo per il settore del Fintech? Quali sono le sfide - e le opportunità - per il Fintech nel clima attuale? Lo abbiamo chiesto a Francesc Rodriguez Tous, Lecturer in Banking e membro del Centre for Banking Research presso la Cass Business School di Londra.

In che modo il coronavirus ha impattato la tecnofinanza?

Si parlava già di "Fintech bubble" anche prima della crisi ma la pandemia sta fornendo al settore della tecnofinanza nuove opportunità. Per esempio, le piattaforme di peer-to-peer lending sono diventate un importante strumento per trasferire gli aiuti finanziari del governo britannico alle piccole imprese, aiutandole a prendere in prestito i fondi necessari durante le turbolenze del lockdown.

C'è stato anche un'importante presa di distanza dal denaro cash a causa del forte calo delle interazioni personali e delle transazioni faccia a faccia e per il fatto che banconote e monete sono state viste come un potenziale veicolo del virus. Le aziende tecnofinanziarie specializzate nelle transazioni cashless hanno riscontrato un maggiore utilizzo dei loro servizi. Naturalmente, sono necessarie efficaci misure di sicurezza informatica. Sarà interessante vedere quali aziende ne usciranno rafforzate e quali perderanno il loro vantaggio.

In che misura le recenti minacce alla sicurezza informatica sono dovute all'aumento dell'impatto dello smartworking?

La cybersecurity è importante ma viene talvolta trascurata, mentre un attacco hacker a una grande piattaforma Fintech può compromettere l'intero settore, mettendo a repentaglio la fiducia dei consumatori e quella riposta nella crittografia. Tuttavia, maggiore è l'utilizzo delle transazioni online, maggiore è la probabilità che si verifichino attacchi informatici. Al contempo, le aziende Fintech stanno investendo sempre più nella sicurezza informatica e la tecnologia sta avanzando molto velocemente nel settore, grazie all'emergere del quantum computing.




Il settore del Fintech può rafforzarsi nel corso della pandemia?

Con l'incremento del lavoro da remoto una maggiore quantità di informazioni viene condivisa online. Questo avviene tramite l'utilizzo di programmi di videoconferenza come Zoom e Teams, tramite gli acquisti su Internet (più frequenti mentre i negozi sono chiusi) e le transazioni online che evitano di usare i contanti. Tutto ciò dovrebbe, in principio, aver offerto ulteriori opportunità di sviluppo alle imprese Fintech in un periodo in cui i loro servizi sono maggiormente richiesti.


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