Virtual showroom: quando la tecnologia cambia l'eCommerce
Sfregola (Kooomo): per potenziare l'online B2B le aziende devono puntare su esperienze uniche e costumizzate. Buyer e cliente possono connettersi e visualizzare la collezione, realizzando la vendita assistita
E' arrivato dal mondo della moda B2C, ma promette di rivoluzionare anche il B2B.
Si tratta del virtual showroom un nuovo modo di mostrare e vendere prodotti al servizio di buyer e imprese, un fenomeno esploso per ovviare alle limitazioni del Coronavirus che oggi è destinato a imporsi con forza nel panorama delle vendite online.
Recenti ricerche di settore, infatti, illustrano come un'immagine coordinata fra B2C, B2B e esperienza in store migliori le performance di vendita di un brand.

"Quando parliamo di virtual showroom non intendiamo la copia virtuale di store fisici, ma di un'interfaccia tecnologica ormai necessaria per chi vuole potenziare la capacità di vendita della propria rete buyer", afferma Anastasia Sfregola, sales director di Kooomo. "I virtual showroom migliorano l'esperienza di vendita B2B tradizionale grazie agli strumenti forniti dalla trasformazione digitale" prosegue l'esperta.
"Le piattaforme di ultima generazione su cui oggi è possibile sviluppare i virtual showroom hanno il plus di integrare già al loro interno numerosi partner tecnologici capaci di fornire differenti servizi a seconda delle esigenze dell'azienda" dice Sfregola.
"Le funzionalità più richieste nella creazione di virtual showroom sono quelle che consentono di gestire più percorsi di vendita in contemporanea assecondando, grazie a processi di clusterizzazione dei clienti, le specifiche esigenze di ciascuno".