Lo stop alla Premier porta i conti del Manchester United in profondo rosso
Se non ripartissero i campionati è a rischio la sopravvivenza di molte squadre in UK, Italia e Spagna. Pesano i mancati introiti da stadio e TV
Sono ancora poche le proiezioni di quanto avrà impattato la pandemia di COVID-19 sui bilanci delle squadre di calcio. Tra campionati dichiarati conclusi (come Francia e Olanda) e l'unico ricominciato (Bundesliga), quello italiano, spagnolo e inglese tentano in qualche modo di portare a termine la stagione. Si tratta dei tre maggiori tornei europei per valore e ci proveranno fino all'ultimo. Anche perché se la stagione finisse qui, si tradurrebbe in un bagno di sangue finanziario sia per le squadre, sia per tutta la filiera del calcio, comprese le TV.
Giusto per avere un'idea di quanto possa avere finora impattato il coronavirus sui conti, possiamo guardare alla trimestrale di una vera Big come il Manchester United - una delle squadre più ricche del mondo -, e se ipotizziamo un rapporto con le nostre squadre (come quelle della Premier o de LaLiga), non è difficile immaginare quanto queste siano molto vicine ad un tracollo finanziario qualora il campionato non ripartisse. Ricordiamo che la stagione della Premier League 2019-20 è stata interrotta il 13 marzo a causa della pandemia, mentre il campionato italiano si è fermato quasi due settimane prima.
Il club ha registrato una perdita al lordo delle imposte di 28,5 milioni di sterline (31,8 milioni di euro) nei tre mesi chiusi al 31 marzo, rispetto a un utile ante imposte di 11,1 milioni dell'anno precedente. I ricavi sono stati pari a 123,7 milioni, in calo del 19% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso.
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo