Think, Plan & Go: i 3 pilastri della ripartenza
Occorre agire su equilibrio finanziario a sostegno del business, strategia commerciale per il rilancio e ottimizzazione dei processi industriali
A seguito della pandemia da Coronavirus, il Fondo monetario internazionale ha stimato un calo del Pil per l'Italia nel 2020 del -9,1%, mentre per le aziende è attesa una perdita di fatturato fino a 670 miliardi di euro. Uno scenario critico per le aziende chiamate a ripensare il proprio business per effetto di COVID-19. La pandemia ha, infatti, fatto saltare tutte le variabili in gioco: i mercati, la produzione, la supply chain, l'organizzazione aziendale, e prima ancora l'equilibrio finanziario. Solo chi, senza indugi, saprà ripensare il proprio modello di business riuscirà a superare questa forte crisi: in gioco c'è la continuità aziendale.
Lo sostiene il pool composto dai professionisti specializzati in finanza d'impresa dello Studio BNC e gli advisor industriali di 4Ward Consulting, al lavoro nel cuore delle aziende con analisi e soluzioni per la ripresa.
I numeri dell'emergenza
L'impatto del COVID-19 si è abbattuto sul sistema produttivo italiano e internazionale in maniera improvvisa, con una forza distruttiva e diffusa. E non fa eccezione nessun settore (o quasi): si registrano infatti flessioni tendenziali e congiunturali sia nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%) che nelle industrie tessili e abbigliamento (-51,2%) così come nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-37,0%). Un po' meno accentuato è il calo nelle industrie alimentari, bevande e tabacco, con un -6,5%.
La chiusura dei mercati esteri
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