Mercati emergenti: ancora troppo presto per dare un segnale di cessato allarme
Secondo il team di Raiffeisen CM questo vale soprattutto nel caso delle azioni. La situazione si è però notevolmente calmata anche nel caso delle obbligazioni e delle valute
Il netto crollo a livello globale dei mercati azionari è stato seguito da una forte ripresa ad aprile.
Ancora una volta essa è stata trainata dai grandi indici azionari USA.
Anche nei paesi emergenti in molti casi si sono registrati consistenti aumenti dei corsi.
Tuttavia, non hanno avuto in generale il vigore dei mercati USA e gli indici nei paesi emergenti (come nella maggior parte dei mercati sviluppati) sono ancora molto più lontani dai massimi di febbraio rispetto agli USA.

Anche le obbligazioni dei Paesi emergenti si sono riprese, ma solo in modo relativamente modesto.
Nonostante il calo della volatilità dei corsi, le incertezze per l'economia globale e gli utili aziendali rimangono estremamente elevate.
Questo vale anche nel caso ottimistico di una rapida scomparsa della pandemia da COVID-19.
Rialzi significativi negli USA, ma concentrati sui titoli tecnologici
Le misure di contenimento sono iniziate più tardi e l'economia USA, fortemente trainata dal settore dei servizi, dovrebbe risentire particolarmente degli effetti diretti e indiretti della pandemia.
Questa presunta contraddizione viene però in gran parte risolta se si osserva quali azioni hanno in particolar modo provocato l'aumento degli indici USA.
Sono stati soprattutto i grandi titoli tecnologici globali, meno direttamente interessati e considerati meno ciclici, alcuni dei quali stanno persino beneficiando degli effetti secondari della pandemia (commercio online, video streaming, home office).
Le azioni delle piccole e medie imprese con maggiore orientamento sul mercato interno hanno visto una ripresa meno forte, così come molti titoli sensibili all'andamento congiunturale.
La loro situazione è quindi abbastanza simile a quella dei Paesi emergenti, cioè quella di una forte ripresa che però non implica ancora che i corsi delle azioni abbiano definitivamente toccato il fondo.
Per questo le incertezze per l'economia globale e le imprese al momento sono ancora troppo grandi, anche se la pandemia dovesse attenuarsi rapidamente.