Il sistema Italia al confronto col mondo - Punto e a capo
L'Italia come punto di riferimento. che si perde nei meandri del digitale
In questa fase si emergenza sanitaria mondiale c'è stato un momento in cui l'Italia ha fatto davvero scuola.
OK, non mi riferisco ai ragazzi che fanno lezione, a fatica, in casa al posto che in classe, ma a livello decisionale e, se vogliamo, politico.
Non è un caso che dopo che tutte le nazioni, anche quello più improbabili, ci hanno preso in giro, nel momento in cui il COVID-19, un virus davvero democratico, li ha colpiti sono tutti corsi ai ripari copiando le iniziative italiane.

Perfetto, tutti a casa, smartworking, mascherine, code per la spesa.
Tutto bello, fino alla previsione di partire per la Fase 2, dove ognuno fa per se e la nazione più copiata è diventata Singapore, salvo scoprire che la Fase 2 non è stata gestita particolarmente bene.
Lungi da me fare considerazioni sull'operato dei politici di tutti i tipi e di tutti i fronti, perché è un campionario veramente imbarazzante che non nobilita la figura ma sono attento alle attenuanti generiche, quello che non si capisce davvero è il proliferare di esperti, teoricamente scienziati, che hanno detto tutto e il contrario di tutto, mandando in tilt il sistema informativo che, già da solo, fatica a stare al passo coi tempi.
Le notizie, quindi, sono diventate contraddittorie, inseguendo profili social di elementi più attenti a emergere che a dire cose sensate, per cui si è sentito replicare ad un candidato Nobel che è preferibile la vittoria di Miss Italia: piccolezze da rotocalco anni 70.
In uno scenario di questo tipo, chiunque si trova in difficoltà nella creazione di modelli che possano aiutare a decifrare cosa sta accadendo, visto che di previsioni non possiamo farne perché senza basi storiche l'intelligenza artificiale va a farsi benedire.
Senza modelli, in un tutti contro tutti generalizzato che va oltre il Parlamento e gli androni dei centri di ricerca, il concetto di bar sport e tifo farebbe affondare anche la nave migliore, perché non sono non c'è un timone, ma nemmeno la bussola.