Petrolio: cosa accadrĂ adesso?
Diodovich (IG): dopo il crash sul future con scadenza a maggio, ancora forti perdite anche sul contratto a scadenza giugno. Quali aspettative per le prossime settimane?
Tra lunedì e martedì abbiamo assistito alla peggiore caduta dei prezzi petroliferi mai registrata, con il raggiungimento del minimo storico a -37,63 dollari al barile sulle contrattazioni del future sul WTI (West Texas Intermediate) con scadenza a maggio. L'avvicinarsi della scadenza ha portato ad un panic sell-off per i cosiddetti paper trader che hanno cercato di liberarsi del contratto ad ogni prezzo. I timori sul calo della domanda, il forte aumento dei costi per lo stoccaggio (ormai i tank di Cushing in Oklahoma sono esauriti), i tagli alla produzione insufficienti, la mancata cooperazione tra OPEC+ e Paesi del G20 (USA, Canada e Brasile) hanno contribuito alle vendite.
I contratti future sul WTI con scadenza a giugno ieri avevano evidenziato flessioni molto minori ma nella giornata di oggi, quando è scaduto il contratto di maggio, sono stati colpiti da forte vendite. Il WTI Light Crude di giugno quota a 15,60 dollari al barile con una performance negativa del 28% rispetto a ieri e avendo toccando un minimo intraday appena al di sotto dei 12 dollari al barile. Il future sul WTI con scadenza a luglio evidenzia un -16% a 23 dollari al barile. Il future sul Brent (il greggio del Mare del Nord) che lunedì aveva limitato i danni martedì invece ha evidenziato performance molto negative, quello con scadenza a giugno scende a 20,22 dollari al barile, quello con scadenza a luglio a 24,65 dollari al barile.
Aspettative
Crediamo che il mercato del petrolio rimarrĂ sotto pressione nelle prossime settimane con ulteriori cali che potrebbero stabilizzare i prezzi dei contratti future WTI con scadenza a giugno sul livello dei 10-12 dollari al barile.
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