Al fine di supportare la leadership aziendale, come Monitor Deloitte abbiamo sviluppato un approccio proprietario per vincere anche in contesti di incertezza e abbiamo identificato 5 linee guida per competere e prosperare in futuro, recessione o meno.
Innanzitutto dobbiamo imparare ad immaginare il futuro: gli scenari che possono materializzarsi nel futuro sono molteplici e generano incertezza sul contesto competitivo.
Occorre pianificare, non tanto per eliminare le incertezze, ma per essere in grado di gestirle.
Subito dopo questo passaggio, è necessario definire un percorso: dopo aver raggiunto una visione chiara di quelle che sono le minacce e le opportunità, è fondamentale stabilire il percorso che l'azienda dovrà intraprendere per raggiungere il posizionamento strategico desiderato.
In base alla definizione di questo percorso, dobbiamo agire con decisione.
Prepararsi in anticipo, invece di reagire, consente di mantenere i vantaggi competitivi e lavorare in condizioni più favorevoli.
Definire in tempi brevi direttrici strategiche caratterizzanti il futuro della propria azienda è vitale.
Oltre a questo bisogna diventare e pensare agile.
Occorre mantenere la flessibilità che permette di cogliere le opportunità e aggirare gli ostacoli lungo il percorso.
Un approccio flessibile non significa solo intervenire su strategia e organizzazione, ma soprattutto lavorare sulla cultura aziendale per favorire il cambiamento continuo.
Infine, ricordiamoci che copiare la ricetta di altri non serve.
Le crisi separano chiaramente vincitori e vinti, rafforzando il vantaggio competitivo dei primi e facendo emergere le debolezze dei secondi.
Per posizionarsi tra i vincitori vanno dimenticate le best practice di altri o ricette pre-confezionate: la soluzione più efficace che possiamo adottare è costruire il nostro modello di business per lo specifico contesto in cui competiamo.
Voi siete leader nella consulenza strategica.
Come la vision del futuro può aiutare le aziende (specialmente le PMI) a rimanere o diventare protagonisti sui mercati?
Il concetto stesso di vision e pianificazione strategica negli ultimi anni si è evoluto: i leader aziendali della strategia (intervistati da Monitor Deloitte nel Global CSO Survey svolto in partnership con la Kellogg School of Management), stanno sempre più considerando periodi temporali di analisi e sviluppo ben oltre il tipico triennio, arrivando a guardare oltre 10 anni più lontano, accompagnati da cicli di review e ri-orientamento frequenti (anche infra-annuali) che tengano conto degli avvenimenti, delle evoluzioni tecnologie e dei risultati del periodo in esame.
Questo permette di delineare ipotetici scenari futuri ai quali essere preparati, non tanto per eliminare l'incertezza, ma per essere in grado di gestirla.
È cruciale quindi che le aziende siano pronte al cambiamento, flessibili, e quindi propense ad intercettare le possibilità che il mercato offre in ogni momento, anche in quelli più delicati.
All'interno della nostra ricerca proponiamo alcuni casi di studio italiani di realtà che, a vari livelli, si sono distinte in tempi di crisi, oltre che un vero e proprio approccio proprietario, strutturato su 3 step, per guidare le aziende alla vittoria competitiva anche in contesti di incertezza.
A suo parere, visto lo scenario internazionale, quali scenari si prospettano a 1-2 anni per l?industria italiana?
L'Italia viene da un periodo di lunga stagnazione e fino a poco prima dello scoppio del contagio COVID-19, anche le stime più rosee prospettavano una crescita del PIL nell'intorno dell'1% fino al 2022.
Quindi lo scenario già prima, come delineato nella nostra ricerca, non era certamente di significativo rilancio, almeno come media Paese.
Ora l'aspettativa, e devo dire l'augurio, è che la risposta si possa trovare guardando la storia: quando storicamente abbiamo passato i periodi di maggiori difficoltà (economica), siamo riusciti come sistema paese (e popolo) a mettere da parte i campanilismi e a fare quelle scelte ed azioni, spesso difficili, che in momenti di equilibrio non abbiamo avuto il coraggio e la forza di fare.
Se sapremo reagire prontamente, azionando politiche a sostegno delle imprese con il supporto - o quantomeno - l'avvallo dell'Europa, come alcuni analisti ipotizzano, nel medio termine il contesto difficile che stiamo vivendo in queste settimane potrebbe condurci ad una crescita più accelerata.
Forse già a partire dal Q42020, con un ribalzo soprattutto nel 2021.
Una cosa è certa, le scelte strategiche che il Governo e il Management delle aziende prenderanno in questo periodo di volatilità, saranno la chiave di volta per determinare come e con che tempistiche sarà possibile ripartire.
Se l'articolo ti è piaciuto, condividilo con gli amici e colleghi