Obbligazionario: la reflazione sembra destinata a continuare
Husain (T. Rowe Price): gli investitori dovrebbero adottare un approccio cauto quando valutano se aggiungere rischi o meno ai loro portafogli in questa fase ormai avanzata del ciclo economico
Cosa ci possiamo aspettare dai mercati obbligazionari nel 2020? Il contesto macro continuerà a supportare gli asset rischiosi oppure dovremo adottare un approccio più cauto? Se teniamo conto del consensus, il tema della reflazione sembra destinato a continuare.
Il miglioramento della crescita globale nel corso degli ultimi mesi non è passato inosservato agli occhi delle banche centrali, molte delle quali, compresa la Federal Reserve, hanno preso atto della stabilizzazione delle condizioni economiche.

Ciò ha avuto un impatto positivo sugli asset rischiosi, come i mercati azionari e del credito, mentre i bond core hanno incontrato qualche difficoltà.
Le previsioni nei confronti della crescita sono molto ottimistiche e in gran parte ciò è già stato prezzato dai mercati.
Tuttavia, anche se l'economia globale è solida al momento, non tutti gli indicatori sono già diventati positivi e i dati continuano ad essere deboli.
Anche se il peggio potrebbe essere già alle nostre spalle, la ripresa resta incerta.
In Eurozona, per esempio, la crescita resta contenuta in tutti i principali Paesi.
Il fatto che i PMI europei siano tornati a crescere potrebbe sembrare una vittoria, anche se finora i miglioramenti sono stati lievi.
Ciò significa che gli investitori farebbero meglio a non muoversi prima del tempo.
Anche il contesto geopolitico pone dei rischi e sebbene ci siano stati miglioramenti negli ultimi mesi, supportando la propensione al rischio degli investitori, le circostanze possono cambiare rapidamente.