Il codice a barre GS1 compie 45 anni
Ha dato un linguaggio comune al mondo delle imprese, rivoluzionando il modo di gestire le transazioni commerciali e tutti i passaggi operativi e logistici della filiera
Era il 1974 quando un beep segnalò la prima scansione di un codice a barre. Oggi siamo a 6 miliardi di scansioni quotidiane. E' il lungo viaggio del codice a barre GS1, che ha rivoluzionato l'economia e le ha dato un linguaggio unico e comune alle imprese di tutto il mondo, rendendo visibili i prodotti lungo la supply chain globale.

Adottato da oltre un milione di imprese, il barcode è più attuale e vivo che mai e celebra in gran forma i suoi primi 45 anni. Con tante novità.
60 milioni di italiani (e miliardi di persone nel mondo) lo utilizzano. 365 giorni l'anno e 24 ore al giorno. Eppure, pochi se ne accorgono, benché sia stato inserito tra le 50 cose che hanno fatto l'economia moderna.
Il codice a barre GS1 consente alle aziende di identificare e accompagnare i loro prodotti in tutto il pianeta, permettendone la tracciabilità, condividendone le informazioni e riducendo così errori e problemi lungo tutta la filiera. Dalle merendine ai libri, dai cosmetici agli smartphone: nella nostra vita quotidiana il codice a barre è una presenza costante e silenziosa. Tranne quando viene letto alle casse del supermercato ed emette il suo caratteristico beep.
Il codice a barre è nato "global": supera tutte le barriere geografiche e culturali, perché viene riconosciuto sempre e ovunque. Oggi è la "lingua del business" più diffusa al mondo: è parlata da oltre un milione di imprese che, grazie a questo piccolo simbolo, dialogano senza bisogno di un "traduttore".
Ne ha fatta, dunque, di strada da quando delle linee disegnate sulla sabbia in riva al mare diedero a Bernard Silver e a Norman Joseph Woodland l'intuizione per realizzare un codice per marcare i prodotti, che permettesse il riconoscimento automatico alle casse e velocizzasse code e pagamenti nei supermercati. Era il 1948 e l'intuizione dei due era forse ancora troppo avveniristica per i tempi. Ma con l'invenzione del laser, lo sviluppo della distribuzione moderna e la ripartenza dell'economia mondiale, i tempi maturano. Nel 1973, dopo quattro anni di lavoro e di test, l'associazione statunitense delle principali aziende del settore alimentare adotta il codice a barre GS1 (allora UPC). Nel 1974 il codice a barre passa per la prima volta dalla cassa di un negozio, per la vendita di una confezione di chewing-gum Wrigley's gusto juicy fruit avvenuta in un supermercato Marsh situato nella città di Troy, in Ohio. Da lì in poi non si ferma più e viene adottato da sempre più aziende.
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