Secondo Raffaella Mastrofilippo, responsabile Prodotti Transazionali e Piattaforme di Payment Intesa Sanpaolo, "il nostro Gruppo continua nella sua strategia di rendere disponibile a tutto l'ecosistema - sia lato buyer, sia lato merchant - tutte le soluzioni di pagamento digitali.
Quindi, lato buyer la possibilità di poter pagare in tutti i modi possibili, in tutte le forme di pagamento digitali, sia tradizionali sia innovative.
Il lato merchant deve poter accettare tutte le forme di pagamento digitali, sia tradizionali sia innovative, e che arrivano da qualunque canale in cui lavora.
Questo può essere il canale eCommerce, quello in-store o di prossimità.
Le componenti collegate sono la parte del POS virtuale (che è stata rivista in un'ottica più facilmente integrabile), con la possibilità di usufruire di un portale con sviluppatori dove si possono avere tutte le forme di integrazione e disporre anche di un ambiente di test dedicato.
Da maggio, quando abbiamo realizzato e reso disponibile questo portale, abbiamo avuto più di 9mila accessi, tanto per dare una dimensione dell'interesse.
Anche grazie al mondo dell'eCommerce che oggi in Italia cresce del 19%, ma sono ancora valori piccoli rispetto al resto del mondo.
L'evoluzione è però anche legata alla parte dell'in-store e prossimità, e quindi si è arrivati alla creazione di una app, che è stata realizzata ascoltando i clienti, disegnandola e testandola insieme con loro.
Il nostro merchant non deve essere un esperto di pagamenti digitali: viene guidato nell'accettazione del pagamento direttamente nell'operatività dell'app.
Quest'ultima è collegabile a qualunque tipo di device.
Basta anche solo uno smartphone.
Quindi scarico la nostra app XME Commerce all'interno dello smartphone e come merchant sono in condizione di accettare tutte le forme di pagamento digitali.
Il tutto visibile in un portale di accettazione multicanale dove vedo tutti i pagamenti effettuati da qualunque canale essi provengano.
La soluzione è già disponibile in tutta Italia con una sperimentazione sotto i 25 euro con la carta fisica e sopra i 25 euro con il pagamento tramite wallet.
Sicuramente lavoreremo per ampliare gli importi accettati, e questo ci porterà a rendere sempre più fruibile il pagamento digitale.
Questo va nell'ottica dell'aumentare la cultura digitale e quindi far sì che anche nel quotidiano sia il cliente sia l'esercente abbiano la facilità di pagare ed accettare i pagamenti in tutte le possibilità".
In occasione del lancio di Tap on Phone, abbiamo anche intervistato Antonio Di Meo, Vice President Account Leader di Mastercard.
Qual è la situazione dei pagamenti da smartphone in Italia?
L'industry dei pagamenti ha un alto tasso di innovazione.
Negli ultimi anni ha subito una grande trasformazione.
Siamo partiti qualche anno fa con il contactless, che era un qualcosa di piccolo mentre ora è un fattore importante: oggi circa il 60% dei nostri pagamenti avviene in questa modalità.
Il digitale è ormai pervasivo.
Tutti noi possiamo utilizzare uno smartphone per pagare.
Quindi l'innovazione è un qualcosa che caratterizza la nostra vita.
Mastercard gioca un ruolo di abilitatore dell'innovazione: abbiamo una scala globale, siamo in grado di veicolare in Italia soluzioni innovative, sia con tecnologie nostre, sia con conoscenze che abbiamo in casa, sia mettendo in comunicazione delle grandi banche con dei partner che abbiamo fatto crescere all'interno dei nostri network.
In questo caso Mobeewave con Intesa Sanpaolo, dove la prima è un'azienda che proviene dal nostro network globale di start tap, che è un acceleratore di startup.
Cosa vi aspettiamo da questa soluzione?
La soluzione - la rendo semplice - consente di trasformare uno smartphone in un POS, quindi un terminale da cui è possibile pagare.
Attualmente la soluzione è in fase sperimentale e consente pagamenti sotto i 25 euro.
Stiamo evolvendo in una soluzione che consentirà i pagamenti anche oltre questa soglia con l'inserimento del PIN sullo schermo, come avviene per un POS tradizionale, che si chiama Pin on Glass.
Ci aspettiamo che questo possa essere un altro pezzo della nostra storia da raccontare al mercato, per poter rendere sempre più capillare l'accettazione in Italia.
Sicuramente da un lato c'è la possibilità di espandere l'accettazione, soprattutto su segmenti di merchant che oggi sono meno propensi ad avere un POS tradizionale; e dall'altro lato c'è forse la possibilità di flessibilizzare il modello attuale di accettazione, quindi renderlo un po' più snello.
Penso che uno dei valori più importanti nel breve sia quello di ridurre in maniera significativa i tempi di emissione o comunque di installazione di un POS, che oggi sono una criticità per le banche professionali.
In questo caso, basta sostanzialmente scaricare una app e si è pronti a poter accettare un pagamento".
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