La scarsa fiducia delle aziende rende più difficile identificazione e difesa dalle frodi
Iacob (Experian): serve una chiara definizione, comprensione ed efficace gestione del problema. Chi lo farà , sarà meglio in grado di proteggere sé stesso e i suoi clienti dai truffatori, tutelando la propria reputazione sul mercato
Quando si parla di efficacia nella prevenzione delle frodi, esiste un divario crescente di fiducia tra la percezione delle aziende e la realtà , secondo una nuova ricerca condotta da Forrester Consulting per conto di Experian, e relativa all'area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa)
Nonostante due intervistati su cinque (40%) affermino che la frode viene valutata e compresa correttamente all'interno della loro azienda, solo il 32% dichiara che essa è chiaramente definita, misurata o sostenuta dall'automazione, e solo uno su sette (14%) crede che la propria capacità di prevenzione sia veramente efficace.

E mentre i risultati mostrano come la prevenzione delle frodi sia una priorità assoluta per la grande maggioranza (85%) dei 913 decisori intervistati, si riscontrano livelli più elevati di fiducia in particolare in Italia, Polonia, Austria e Germania, che non sempre corrispondono con gli investimenti effettuati per gestirla efficacemente.
Lo studio ha inoltre rivelato che furto di dati (58%), furto d'identità (47%) e frode basata su account takeover (45%) sono attualmente i tipi di attacco più diffusi nell'area EMEA.
A differenza del passato, in cui si calcolava l'effetto finanziario diretto della frode sull'azienda, gli intervistati considerano oggi la perdita di clienti come l'aspetto dall'impatto più significativo sulle loro aziende (34%).
Questo spiega ulteriormente il motivo per cui molti leader aziendali riconoscono quanto la prevenzione delle frodi debba essere considerata una priorità e come la gestione del rischio debba essere ottimizzata al meglio.
Date la scala e l'impatto delle frodi nei vari Paesi, molte aziende riconoscono ora la necessità impellente di investire in innovazione e tecnologia per una gestione più efficace.
Più della metà (51%) degli intervistati prevede di investire in soluzioni di intelligenza artificiale e machine learning entro i prossimi tre anni, insieme a singole piattaforme modulari di accesso (55%) - come la soluzione Experian CrossCore - e a funzionalità di prevenzione delle attività fraudolenti.