Imprenditori sì ma Sovversivi. Lavorare meno e aumentare gli utili
Cotza: è l'approccio che permette di lavorare sulla qualità dell'azienda nei suoi aspetti tangibili e intangibili, ottimizzando i numeri di bilancio e la qualità di vita delle persone. Per parlarne il 2 ottobre si terrà a Bologna OneShotÂ
Sovvertire i canoni della gestione di una media e piccola impresa significa essere imprenditori sovversivi.
È quello che succede a Fabrizio Cotza che dal 2009 ha cambiato il suo approccio alla gestione dell'azienda, anteponendo la realizzazione personale al semplice raggiungimento del successo professionale, da questo cambio di paradigma è nata l'Accademia degli imprenditori sovversivi.

Una scuola in cui si insegna il metodo, unico in Italia, "Imprenditori Sovversivi" e su cui ha scritto anche un libro.
"L'errore più grande che le PMI italiane possono fare, - dichiara Cotza - è quello di emulare le grandi aziende.
Esistono delle logiche diverse che identificano la singola piccola azienda come una realtà preziosa da salvaguardare, lavorando sulla qualità e non sulla quantità ".
I numeri
Il concetto base del metodo Imprenditori Sovversivi è che l'azienda non è più considerata un fine meramente economico per l'imprenditore, ma diventa uno strumento di crescita personale e professionale per l'imprenditore stesso.
La peculiarità di chi si avvicina a questo approccio è la capacità di mettersi in gioco e di fare uno swich off alle vecchie abitudini trasformandole in una nuova cultura del lavoro e della vita, improntata al benessere delle persone attraverso la capacità di ciascuno di evolvere sé stesso.
L'indagine su un campione di aziende (300) che sta seguendo l'approccio Imprenditori Sovversivi conferma la sua validità .
Si parla di PMI di svariati settori: carrozzerie, aziende di servizi, ristorazione, produzione meccanica, edilizia, centri estetici, elettronica, vendita di macchine agricole, consulenza del lavoro, ecc? In particolare:
- Il 92% degli Imprenditori Sovversivi negli ultimi 3 anni ha costantemente aumentato il fatturato, ma soprattutto gli utili (si va dal 5 al 30%).
- Il 75% dichiara di essersi preso più tempo per sé stesso e la famiglia, senza che questo abbia intaccato negativamente l'efficienza sul lavoro.
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