Bond emergenti: tre motivi per essere ottimisti e tre rischi da monitorare
Keirle (T. Rowe Price): gli investitori dovrebbero guardare al di là dei driver macroeconomici esterni e assumere un approccio più attivo, cercando le opportunità ed evitando le aree più esposte ai rischi
Lo scenario attuale dei Mercati Emergenti può lasciare perplessi a prima vista. Da un lato, le politiche accomodanti delle banche centrali potrebbero dare una spinta agli asset emergenti. Dall'altro, non si parla d'altro che dell'incertezza sulla crescita globale e delle tensioni commerciali. Come dovrebbero comportarsi quindi gli investitori? Dovrebbero pensare di ridurre la propria esposizione ai Mercati Emergenti? o dovrebbero seguire l'assioma non combattere la Fed e aspettarsi che le banche centrali supportino un movimento di risk-on?
Perché essere ottimisti sui mercati emergenti
Le banche centrali globali stanno dando motivo agli investitori di rimanere positivi. Al momento, la Fed, la BCE e diversi altri istituti hanno intrapreso o si avviano ad intraprendere nei prossimi mesi un allentamento delle politiche. Vi sono quindi diverse ragioni per essere ottimisti sui Mercati Emergenti: 1) Le asset class emergenti potrebbero vedere nuovi afflussi. In un mondo di rendimenti bassi o negativi nei Mercati Sviluppati, gli Emergenti possono continuare ad attrarre gli investitori rappresentando una fonte sempre più rara di income reale (aggiustato per l'inflazione) positivo.
Inoltre, gli Emergenti sono ancora sottopesati nei portafogli. Infatti, nonostante gli afflussi costanti registrati all'inizio del 2019, l'allocazione da parte degli investitori retail non è ancora tornata ai livelli precedenti al periodo di volatilità del 2018. I segnali di un atteggiamento più da ?colomba' da parte delle principali banche centrali potrebbero cambiare le cose: dopotutto, i dati storici mostrano che gli Emergenti performano bene nelle fasi in cui la Fed tagli i tassi.
Seguici:
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo