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04/09/2019

economia

Q3: l'attuale contesto è molto favorevole per le obbligazioni corporate

Secondo Lyxor Cross Asset Research, la bassa inflazione, le banche centrali accomodanti e i limitati rischi di inadempienza giustificano l'aumento dell'esposizione creditizia

I mercati azionari hanno ora recuperato completamente il terreno perduto dopo che gli Stati Uniti hanno aumentato le tariffe sulle importazioni cinesi all'inizio di maggio. Il sentimento rialzista è stato alimentato dalle aspettative di un riavvio dei negoziati commerciali USA-Cina e dei tagli delle banche centrali. Lo slancio dei guadagni sta migliorando dopo che la stagione degli utili del primo trimestre degli Stati Uniti ha portato buone notizie in termini di profitti. Il mercato obbligazionario, tuttavia, mostra un quadro diverso. Le aspettative di inflazione sono calate, soprattutto nella zona euro, segnalando una prospettiva macro non entusiasmante. Le banche centrali sono diventate più accomodanti in quanto l'inflazione globale al di sotto dell'obiettivo offre un certo margine di manovra per tassi di politica monetaria più bassi.

Le rilevazioni macro rimangono contrastanti

La fiducia del settore manifatturiero è ancora in calo, poiché la guerra commerciale ha creato maggiore incertezza, trascinando verso il basso i piani di investimento. La crescita si era stabilizzata in primavera, ma è stata poi colpita dall'escalation della guerra commerciale, che ha portato a una serie di letture macro poco convincenti.

I servizi, che dipendono principalmente dai consumi privati, hanno iniziato a registrare un calo. Un mix di politiche di sostegno e un'inflazione contenuta hanno complessivamente sostenuto l'attività, ma gli effetti dell'ultima tornata di aumenti tariffari non si sono ancora fatti sentire.

L'azionario globale rimane neutrale

L'abbondante liquidità ha portato le azioni ai massimi dell'anno e dovrebbe continuare a rappresentare un forte sostegno nel breve periodo. Manteniamo tuttavia un atteggiamento difensivo dal punto di vista dei Paesi e dei settori. Siamo prudenti sulle azioni giapponesi e dei mercati emergenti ("EM"), poiché la guerra commerciale è un forte vento contrario per questi mercati. Preferiamo azioni ad alta qualità e elevati dividendi che offrono alternative interessanti per gli investitori alla ricerca di rendimenti.

Raddoppiare sul credito

L'attuale contesto è molto favorevole per le obbligazioni corporate (credito). La bassa inflazione, le banche centrali accomodanti e i limitati rischi di inadempienza giustificano l'aumento dell'esposizione creditizia.

La caccia al rendimento è ancora in corso. Il calo dei rendimenti delle obbligazioni sovrane sta spingendo gli investitori a cercare obbligazioni a basso rating. Gli spread del credito sono ridotti, ma le politiche monetarie dovrebbero mantenerli fermi. Abbiamo adottato una duration neutrale sui Treasury americani, in quanto i rischi di rialzo sui rendimenti sembrano contenuti. Il debito dei mercati emergenti, che ha registrato una performance piuttosto buona fino ad adesso, dovrebbe continuare a farlo, dato che l'allentamento della Federal Reserve sostiene le asset class, oltre che gli emittenti.

Attenzione al cambio di sentiment

La propensione al rischio viene alimentata dalle politiche monetarie. Tuttavia, i rischi di ribasso abbondano: la geopolitica, con l'aumento delle tensioni tra Iran e Stati Uniti; il commercio, dato che le tensioni tra Stati Uniti e Cina potrebbero non essere risolte così velocemente come sperano gli investitori; ed il panorama macro, dato che l'indebolimento del ciclo produttivo potrebbe ripercuotersi sui servizi. Per questi motivi, gli investitori dovrebbero prepararsi a ridurre il rischio se i rischi di ribasso iniziano a materializzarsi.




Strategie alternative

In un contesto di significativo sostegno monetario e di rendimenti dei titoli di Stato molto bassi, riteniamo opportuno sovrappesare le strategie di carry come le Global Macro e le L/S Credit focalizzate su EM. Da un punto di vista generale, preferiamo ancora le strategie Event-Driven rispetto a quelle L/S Equity, e L/S Credit rispetto alle Global Macro e CTA, ma abbiamo effettuato alcuni aggiustamenti per le sotto-strategie.
Continuiamo a mantenere una posizione di sovrappeso sul Merger Arbitrage, in quanto offre una bassa correlazione alle azioni e una bassa volatilità dei rendimenti. Il miglioramento della fiducia delle imprese nel 2019, combinato con costi di finanziamento più bassi e livelli record di liquidità di investimento detenuta dalle società di private equity, potrebbe portare a una situazione più favorevole. I volumi di M&A sono rimbalzati ed il ventaglio degli spread delle transazioni si è ampliato da inizio maggio, offrendo l'opportunità di impiegare il capitale in punti di ingresso attraenti.
Infine, aggiorniamo le posizioni su L/S Equity portandole da market neutral ad asset class su cui puntare, a scapito delle L/S Equity long bias (declassate a classe d'investimento da sottopesare).


Questa strategia potrebbe favorire la tanto richiesta protezione degli investitori, se la fiducia dei consumatori e del mercato dovesse essere colpita dalle tensioni commerciali.  


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