Come aiutare i brand nella customer journey
O'Gorman (ChannelSight): oggi è il consumatore che ha il controllo dei processi
Non è semplice affiancare i marchi nella loro strategia verso il digitale.
Inoltre, ci sono ancora molte frizioni tra i retailer, brand e consumatori.
Ne abbiamo parlato con Niall O'Gorman, Co-founder ChannelSight.
Di che cosa vi occupate?
Il nostro ruolo è quello di essere il tessuto connettivo tra i brand e i canali media.
Se qualcuno cerca di acquistare uno spazzolino Philips, una lavatrice Candy o una macchina per il caffè De Longhi, si chiede se farlo attraverso il sito dell'azienda, i media o qualche tipo di attivazione.

Il nostro lavoro è mostrare i retailer dove si possono acquistare.
Aiutiamo quindi i marchi globali a catturare e convertire le intenzioni di acquisto su tutti i canali digitali.
Siamo quindi il tessuto connettivo tra la comunità dei retail e quella dei brand, ed eliminiamo le frizioni per i consumatori nel trovare i prodotti.
In quali comparti lavorate?
Noi lavoriamo in molti ambiti, tra cui elettronica di consumo, applicazioni domestiche, il bianco, luxury e anche col farmaceutico.
Un target molto ampio, che comprende anche gaming, sport, giocattoli, elettrodomestici di lusso e farmaceutici.
La piattaforma è sicuramente cambiata nel tempo, se si pensa alla maturità dei diversi tipi di marchi e verticali, quindi l'elettronica di consumo è più avanzata oggi di quanto fosse 10 anni fa.
Ma questo è un settore in cui il digitale si è mosso in anticipo rispetto ad altre industry.
Ma qual è la sfida attuale?
La comprensione delle piattaforme è il problema.
Anche se i brand avessero le competenze al proprio interno o si servissero di agenzie esterne, riuscire ad essere sempre aggiornati è un problema. Alcuni brand hanno solo una presenza molto basica, forniscono informazioni di prodotto molto semplici e non stanno curando la comunicazione, non hanno il controllo della customer journey.
Abbiamo notato che nell'ultimo anno diversi marchi stanno avendo una grande trasformazione digitale e il motivo principale è che il consumatore ora ha il controllo dei processi.