L'intelligenza più avanzata: incrementare la sinergia tra persone, tecnologia e cultura
Rogers (TIBCO): è ormai ampiamente condiviso che l'AI alla fine trasformerà le professioni invece di sostituire la forza lavoro
Se l'intelligenza artificiale (AI) avesse realmente come scopo la sostituzione delle persone fisiche, quali sarebbero le prime vittime? Sicuramente coloro che ripetono in continuazione le stesse azioni, ottenendo ritorni sempre più bassi.
Tuttavia, sicuramente le macchine oggi non sono in grado di rimpiazzare gli insostituibili umani addetti ai servizi finanziari.
AI e Realtà Aumentata non si pongono l'obiettivo di far perdere il lavoro a queste persone, ma di ispirare originalità umana, prendendo in carico quelle attività più banali e ripetitive, spesso svolte nel settore finanziario - e portandole a termine in modo molto più efficiente.

Questo consente alle persone di avere il tempo di concentrarsi sulla parte di intelligence, riesaminandola al fine di ottenere un impatto maggiore e innovare.
A proposito d'innovazione, un recente studio di mercato ha sondato il tema focalizzandosi su quattro definizioni - Esperti, Sperimentatori, Conservatori e Principianti - che possono venire utilizzate per identificare il livello di maturità della trasformazione digitale di un'organizzazione.
L'indagine TIBCO CXO Innovation Survey, descrivendo i primi due gruppi della gerarchia delineata sopra come "Digerati" (cioè persone che conoscono bene i computer e li utilizzano spesso) e "Fashionistas" (coloro che lavorano nella moda o ne scrivono), definisce i quattro gruppi nel loro complesso in base al modo in cui approcciano la trasformazione digitale, concludendo che la loro capacità di innovare e di essere "disruptive" (cioè seguire un nuovo percorso che si discosta notevolmente dalla tradizione) è definita dal rispettivo progresso, il che rende i "Digerati" i più probabili candidati al successo.