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29/05/2019

digital

La piattaforma che semplifica la vita, anche B2B

Lentini (ufirst): migliorare la customer experience e far risparmiare il tempo speso in code

Un'App che permette di geolocalizzare le persone, staccare biglietti, saltare coda in maniera virtuale per servizi civici e musei, ma anche per le attrazioni turistiche. Ed è nata in Italia. Sta diventando grande e inizia a pensare a servizi differenti, anche B2B, e all'estero. Ne abbiamo parlato con Matteo Lentini, Direttore Generale di ufirst.

Cos'è ufirst e quali sono le peculiarità che la rendono unica?

ufirst è una piattaforma, disponibile via App e via Web, che permette alle persone di accedere facilmente ai servizi in città. L'applicazione geolocalizza l'utente che può visualizzare le strutture pubbliche e private, che grazie ai nostri partner, mettiamo a disposizione sia gratuitamente che a pagamento, attraverso due differenti modalità:
- Connect che permette di selezionare gratuitamente il proprio punto di interesse e prendere il numero per la fila attraverso lo smartphone, monitorando l'avanzamento della coda da remoto. Una volta in prossimità del proprio turno, si riceve una notifica quando è il momento di recarsi allo sportello.

In questo modo è possibile gestire al meglio la propria agenda quotidiana, organizzando il proprio tempo liberamente.
- Fast Pass, invece, offre un innovativo servizio "salta coda", che permette l'acquisto di un accesso prioritario on-demand nei luoghi più congestionati come aeroporti, musei e attrazioni turistiche, sia in Italia che all'estero.

Com'è nata l'idea?

L'idea è nata un paio di anni fa da un gruppo di investitori italiani che desiderava creare un aggregatore di servizi di accesso premium, come ad esempio i Fast Track aeroportuali. Presto ci si è resi conto che i settori di interesse erano molti e diversificati, basti pensare al potenziale dei musei e delle attrazioni turistiche. Abbiamo capito che la risorsa più preziosa per tutti, quella più scarsa, quella che tutti vogliono, è il tempo e quindi abbiamo messo a punto un sistema per ottimizzarlo partendo appunto dalla gestione delle code.
Abbiamo iniziato a presentare il progetto a operatori pubblici e privati dove abbiamo trovato consenso e iniziato a crescere velocemente, tanto che a novembre dello scorso anno, per accelerare ulteriormente, abbiamo acquisito Qurami, startup definita da TechCrunch tre le 40 più promettenti d'Italia e specializzata in tutti quei servizi che non richiedono pagamento per il servizio.

Grazie a questa sinergia, siamo l'unico operatore ad aver unito due servizi e ad unire due mondi diversi.

Quali sono le principali richieste che ricevete dai vostri clienti?

Il problema maggiore è l'accesso ai punti più congestionati della città. Noi, grazie a quello che dicevamo poco fa, offriamo una soluzione completa. Oggi mettiamo a disposizione delle persone l'accesso a diverse categorie: servizi pubblici come i Comuni (sono nostri partner quello di Milano e di Firenze) dove l'utente può entrare attraverso la nostra App nell'ufficio anagrafe o in istituti per la riscossione di tributi. Abbiamo poi, solo per citarne alcuni, le grandi utility, sistemi aeroportuali e museali, attrazioni turistiche, ma anche grandi ospedali che utilizzano il nostro sistema per ottimizzare la fila.

Lato business, quali opportunità offrite?

ufirst favorisce concretamente il processo di digitalizzazione ed efficientamento dei servizi e quindi siamo il partner ideale per tutti quegli attori - come la Pubblica Amministrazione, le banche, le università, le strutture sanitarie e quelle dedicate ai trasporti e alla mobilità - che vedono nella customer experience un asset imprescindibile.



Inoltre, molti dei nostri partner, utilizzano il nostro servizio anche per il loro welfare aziendale, perché riconoscono in ufirst un benefit da offrire ai propri dipendenti (mi riferisco in particolare alla possibilità di saltare le code all'interno di attrazioni turistiche e aeroporti).

Starete certamente guardando al futuro: cosa bolle in pentola?

Nel nostro futuro vediamo un aumento del capitale. Abbiamo in programma un raise che ha l'obiettivo di rendere la piattaforma ancora più capillare sul territorio italiano. Contestualmente miriamo ad aumentare anche il numero di operatori e di partner per implementare le soluzioni e i servizi offerti. Stiamo anche guardando ad altri mercati a livello europeo e non solo.  


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