Charlene Li: la digital transformation è il dialogo tra tecnologia e persone
Non basta la tecnologia, serve una rivoluzione all'interno delle imprese
Abbiamo incontrato Charlene Li, Principal Analyst di Altimeter e autrice del libro "Open Leadership", bestseller del New York Times, e coautrice di Groundswell, durante il recente World Business Forum on Digital Transformation, per capire un po' cosa significa trasformazione digitale oggi.
La digital transformation è qualcosa che ogni azienda ha già vissuto, ma che continua nel tempo.
I clienti delle aziende stanno cambiando costantemente e stanno diventando più digitali ed è qui la differenza rispetto al passato.

Oggi esistono molti modi per inserire la tecnologia all'interno dei processi delle aziende e anche per questo motivo le imprese stanno cambiando.
Sono due motori che vanno nella stessa direzione e che trainano il mercato e la trasformazione digitale.
Questi sono elementi abilitatori o di pressione?
Entrambe le cose: la trasformazione sta facendo passare le imprese da uno status quo a qualcosa di molto diverso.
Io penso che le aziende stiano cominciando a capire che la trasformazione è qualcosa che è molto difficile da realizzare perché è composta da due fattori, la tecnologia e le persone.
Quest'ultime hanno bisogno di cambiare il modo di lavorare, ma è normale che a loro non piacciano i cambiamenti.
L'impegno maggiore dobbiamo dedicarlo a fare in modo che le persone all'interno delle aziende capiscano che non è una questione di tecnologia, mentre i manager devono comprendere che non basta mettere una piattaforma digitale per cambiare un'azienda, ma serve l'unione tra tecnologia e persone.
Persone e tecnologia, ma in quale area avviene l'incontro/scontro?
La trasformazione sta avvenendo in due aree.
Prima di tutto i clienti delle imprese che stanno chiedendolo molto di più dal digitale, ma anche dai dipendenti, che sono a loro volta clienti di qualcun altro per altri servizi o prodotti.
La comunicazione è sempre più digitale, per esempio, per cui comunicare coi dirigenti deve avvenire in modo digitale, ma tante aziende non sono pronte culturalmente a questo.