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03/04/2019

fare

Sono i dipendenti la più grande minaccia per i dati

Taglioretti (Netwrix): nelle imprese italiane la maggior parte degli incidenti è causata dall'attività degli utenti aziendali e dei membri del team IT

Non c'è policy, formazione o percentuale di compliance che tenga: l'alleato migliore per i cyber criminali può esser chiunque in azienda. Persino quelli che dovrebbero proteggerla.
E' quanto emerso dal  Report sui rischi IT del 2018 in Italia pubblicato da Netwrix, fornitore di una piattaforma di visibilità per la sicurezza dei dati e la mitigazione del rischio in ambienti ibridi.
Netwrix ha condotto uno studio approfondito dei principali rischi IT che sono significativi per la maggior parte delle aziende e ha valutato il grado di prontezza degli intervistati nel difendersi contro le minacce informatiche.
Per lo svolgimento di questa indagine sono stati intervistati 164 professionisti IT provenienti dall'Italia, la maggior parte da aziende medie e piccole. L'indagine indica le esperienze e i piani delle aziende italiane per affrontare sei rischi IT: danni fisici, furto di proprietà intellettuale, perdita di dati, violazione dei dati, interruzione del sistema e sanzioni di conformità.


I risultati chiave del report vedono questi risultati:
- Complessivamente, il 71% degli intervistati afferma che i propri dipendenti hanno maggiori probabilità di compromettere la sicurezza dei dati.
- La tipologia degli utenti coinvolti nella maggior parte degli incidenti sono membri del team IT (55%), dipendenti regolari (53%), consulenti (28%) e manager di livello medio (21%).
- Gli utenti aziendali abituali sono responsabili del 50% degli incidenti che hanno causato la perdita di dati, del 46% delle violazioni dei dati e del 45% dei furti di proprietà intellettuale.
- I membri del team IT sono responsabili del 45% dei casi di danni fisici e del 61% dell'interruzione del sistema.
- Il 59% dei professionisti IT italiani ha dichiarato di dover migliorare il rilevamento degli incidenti per mitigare meglio i rischi IT.
- Il 28% delle aziende italiane non conosce le modalità con cui i propri dipendenti gestiscono i dati sensibili.
- Il 69% delle aziende italiane ha effettuato la valutazione del rischio IT almeno una volta, ma solo il 14% rivaluta regolarmente i rischi IT.



Secondo Maurizio Taglioretti, Country Manager in Italia presso Netwrix,"tutti gli utenti che hanno accesso ai dati sensibili rappresentano una minaccia per la sicurezza dell'azienda. Solitamente non hanno cattive intenzioni, ma tutti possono sbagliare. Per minimizzare il rischio di incidenti di sicurezza, le aziende devono acquisire una visibilità completa sull'intera infrastruttura IT, identificare e ridurre i dati sovraesposti e applicare in maniera coerente i controlli degli accessi. Il metodo migliore è quello di dare la priorità agli sforzi compiuti in materia di sicurezza, basati su una regolare valutazione del rischio IT, per identificare i dati critici dell'azienda e rilevare immediatamente i comportamenti sospetti degli utenti".


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