Gli USA dovrebbero evitare la recessione nei prossimi 12 mesi
Tentori (Axa IM): le probabilità sono ancora sotto la soglia critica, a conferma che ci stiamo avvicinando alla fine del ciclo
Consapevoli della contrazione delle condizioni finanziarie, abbiamo aggiornato il modello probabilistico sulle recessioni negli Stati Uniti.
Chiaramente le prospettive per l'economia americana, inferiori al consensus lo scorso novembre, anticipavano i successivi timori del mercato.
Dato che il rapporto tra il rischio di recessione e il sell-off del mercato è bidirezionale (secondo noi c'è un collegamento causale, non casuale, tra l'inversione della curva dei rendimenti dei Treasury e le recessioni economiche), ci siamo chiesti se gli eventi del mercato avessero stravolto le prospettive economiche minacciando un ulteriore rallentamento dell'attività.

La buona notizia è che le probabilità di una recessione, pur essendo aumentate secondo le nostre stime, restano comunque al di sotto della soglia critica, a conferma della nostra previsione che ci stiamo avvicinando alla fine del ciclo.
I nostri modelli, però, non segnalano un brusco rallentamento nei prossimi dodici mesi.
Comunque, ci aspettiamo da parte delle banche una contrazione delle condizioni di credito alle famiglie e alle piccole e medie imprese che, secondo noi, sarà la causa del rallentamento economico negli Stati Uniti per questo e per il prossimo anno.
Di conseguenza, abbiamo rivisto le nostre prospettive di crescita del Pil USA leggermente al ribasso al 2,2% per il 2019 (dal 2,3%).
Si tratta di un dato inferiore anche al consensus del 2,5% ma comunque superiore, secondo noi, al tasso di crescita potenziale negli Stati Uniti.