Per esempio, non possiamo cancellare gli articoli di cronaca perché vige un diritto costituzionalmente garantito, ma possiamo intervenire, per esempio, intorno al diritto all'oblio, quando quell'informazione in sostanza è "scaduta".
Non esiste una regola fissa, è necessario valutare caso per caso.
In alcuni casi, quando l'eliminazione non è possibile per differenti ragioni, produciamo contenuti positivi seguendo le regole SEO e quindi indicizzati in posizioni ottimali su Google.
L'obiettivo è quello di rendere positive o per lo meno neutre, le prime pagine di ricerca.
Con il proliferare dei social, ognuno lascia tracce digitali di sè ovunque, ma sono informazioni potrebbero minare la reputazione: basta un commento inappropriato, una foto scattata anche da altri per creare un effetto domino che rimbalza nel web di sito in sito, di blog in blog, di social and social.
E' chiaro che i problemi legali nel web si possono affrontare secondo le vie ordinarie, ma i tempi non sono adeguati alla velocità con cui le informazioni si diffondono in rete.
Come operate?
Operiamo come avvocati 2.0, in quanto la velocità è essenziale.
In certi casi la risposta deve avvenire in minuti, cosa che non è oggettivamente possibile seguendo le vie ordinarie della giustizia.
Inoltre, convivono all'interno di Tutela Digitale professionisti specializzati in ingegneria reputazionale.
All'interno del team Tutela Digitale ci sono avvocati, fondamentali sia nella fase di analisi che di supervisione dell'attività della nostra web app - io stessa la sono - ma la nostra società non ricorre all'autorità giudiziaria per eliminare e/o de-indicizzare i contenuti illeciti dal web, i tempi di una causa ordinaria o anche per ottenere un provvedimento di urgenza non sono conformi alla velocità del web.
Nel frattempo, noi provvediamo ad eliminare il contenuto in tempi rapidi, poi collaboriamo con gli studi legali fornendo loro le prove del contenuto eliminato (la nostra piattaforma fotografa infatti la pagina con il contenuto illecito prima di attivarsi) per quei casi in cui il cliente sia anche interessato a richiedere un risarcimento del danno o ad individuare il responsabile dell'illecito.
Un lavoro da certosini.
Abbiamo il nostro metodo e una serie di partnership che ci permettono di velocizzare i tempi.
Quando riceviamo una richiesta di eliminazione di un contenuto attraverso l'App Linkiller, disponibile adesso via web e nelle prossime settimane scaricabile anche dagli store di Apple e Google, inizia una fase di analisi da parte del nostro team di avvocati specializzati e successivamente da parte dei nostri esperti informatici.
La consulenza e il lato umano restano sempre centrali.
Se dall'analisi effettuata emerge che sussistono i presupposti per un nostro intervento si definiscono i termini dell'ingaggio, fornita una username e una password per poter vedere, in tempo reale, quello che accade al link in questione.
Un servizio di controllo e pulizia del web
In un certo senso sì, possiamo definirlo quasi, come uno sportello online per la rimozione dei contenuti.
La nostra soluzione offre una modalità semplice di contatto e segnalazione, unica e facilmente comprensibile, che richiede molto lavoro dietro le quinte, rapporti con i service provider, i social network, i motori di ricerca, nonché la comprensione di meccanismi della diffusione dei contenuti.
Il nostro è un intervento su vari livelli.
Molte aziende o professionisti vivono il problema serio di articoli di giornale rimasti online ma che riportano notizie datate o che non hanno avuto conseguenze legali e che possono ledere davvero la reputazione.
Proviamo a fare qualche esempio concreto.
Parliamo purtroppo di casi come il porn revenge, dove ex fidanzati inseriscono sul web le foto dell'ex, piuttosto che casi di cyberbullismo, ma anche di professionisti (medici, avvocati, imprenditori) che hanno avuto problematiche legate a vicende giudiziarie, poi magari risoltesi in assoluzione o archiviazione, ma che continuano a pesare, perché Internet non dimentica.
Ci sono anche di medici che hanno avuto problematiche legate a vicende giudiziarie, come può essere un'accusa di omicidio colposo dovuto a un lavoro di equipe ma che si sono risolte senza implicazioni e con l'archiviazione ma che continuano a pesare sulla reputazione perché, come detto, Internet non dimentica.
Potrei continuare per molto perché i casi sono i più disparati.
Qual è il valore della vostra piattaforma?
Attraverso la tecnologia che utilizziamo, siamo in grado di monitorare oltre 90.000 fonti worldwide, suddivise tra blog, social network, testate online.
Lo facciamo, nel caso delle aziende, attraverso una ricerca che può essere legata al nome, piuttosto che ai brand o ai nomi dei prodotti.
Per i professionisti può essere il nome e cognome, oltre alla professione, e si scandaglia tutto ciò che può riguardare la sfera aziendale o professionale e individuale.
Da tutte queste ricerche vengono analizzati i dati emersi e si verifica, per esempio, il sentiment di quanto si dice in rete, se è positivo o negativo, e poi si verificano i link che non meritano o non devono essere reperibili per avviare le procedure di cancellazione.Â
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