Attualmente meno di due quinti (39%) del campione può accedere ad applicazioni di cloud computing in grado di introdurre un miglior livello di collaborazione e produttività all'interno dell'ambiente retail.
c) Esigenza di insight più approfonditi su magazzino e assortimento: i clienti si aspettano che i retailer offrano loro gli articoli che desiderano, quando li desiderano e dove li desiderano.
Solamente migliorando i propri sistemi di dati - e potenzialmente sfruttando meglio la tecnologia per la lettura di RFID ed etichette elettroniche - i retailer possono risolvere l'annoso problema di conoscere esattamente lo stato dell'assortimento e la relativa collocazione in qualsiasi momento.
d) I vecchi silos devono essere abbattuti: l'unione tra fisico e digitale richiederà l'abbattimento delle divisioni e delle strutture che attualmente esistono nelle organizzazioni retail affinché i sistemi interni possano fondersi in modo trasparente e funzionare insieme per fornire le esperienze personalizzate che i clienti oggi si aspettano.
e) Un'opportunità per ragionare a lungo termine: i retailer devono accettare la necessità di effettuare investimenti importanti a favore sia dei sistemi sia delle persone e trovare nuovi metodi per misurare il successo e valorizzare risultati sia a breve sia a lungo termine.
Nuove misure e il giusto talento in un'era digitale
Nel considerare i progetti di trasformazione, i retailer dovrebbero cercare nuovi modi di misurare il successo e ragionare di ROI a lungo termine, ritiene Borboff.
"Stiamo parlando di innovazione continua e il ROI tende a limitare gli orizzonti: o si centra il bersaglio, o si tagliano i fili al progetto.
Devono esserci altre metriche per andare verso il successo".
Secondo Borboff, i retailer devono anche accettare che il talento necessario per la trasformazione digitale non può essere completamente reperito nei tradizionali ruoli interni.
"Viviamo in un mondo nel quale è più allettante lavorare in una startup dinamica o crearne una propria piuttosto che lavorare per un retailer tradizionale.
In questo settore, per poter accedere a ingegneri di grande talento, dei quali vi è comunque penuria, è necessario rivolgersi all'outsourcing.
Bisogna creare una cultura che permetta di combinare risorse interne ed esterne che possano lavorare insieme".
Dipendenti felici, clienti felici
I retailer di successo andranno dove i loro clienti vogliono che essi siano.
Questo significa abbattere i silos interni e utilizzare la tecnologia in ogni fase del business per assicurare una esperienza trasparente e integrata tanto per i dipendenti quando per i clienti.
Nello studio di Aruba, il personale dei retailer ha osservato un aumento della produttività (72%), del benessere (62%) e della capacità di differenziazione rispetto alla concorrenza (59%) quale impatto diretto della tecnologia per il digital workplace.
Gerri Hinkel, Director of Solutions Marketing di Aruba, conclude: "Il futuro del retail è incentrato sulle esperienze degli acquirenti, del personale di negozio e dell'IT.
Gli acquirenti non sono motivati solamente dal prodotto, ma scelgono dove comprare in base a quanto il retailer sa semplificare la loro vita.
I retailer che avranno successo renderanno queste esperienze semplici, smart e personalizzate; ma per arrivare a quel punto dovranno anche avere coraggio nell'effettuare investimenti tecnologici e rendere innovativo il punto vendita del futuro".
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