Abbiamo moltissimi dati ma pochissime informazioni. Per questo gli Small Data spesso indicano importanti cambiamenti che pochi avrebbero individuato utilizzando i Big Data
Per conquistare il consumatore bisogna conoscerlo, anticipare i suoi desideri, vivere le sue emozioni e intercettare i suoi bisogni più profondi.
E per conoscerlo il segreto è spostare l'attenzione dai Big data agli Small Data, utilizzando tecniche di neuromarketing.
Solo così i brand ottengono e mantengono il successo.
Ne abbiamo parlato con Martin Lindstrom, CEO della Lindstrom Company e Brand Futurist - personalità di spicco del mondo dell'innovazione d'impresa tra i maggiori esperti di marketing, data e brand building, inserito dal Time tra i 100 uomini più influenti al mondo - in occasione del workshop "Data Driven Strategic Marketing", organizzato dalla Bologna Business School.
Oltre alla faculty, composta per il 40% da manager e imprenditori, e alla forte integrazione con il sistema produttivo locale e nazionale, Bologna Business school offre momenti di confronto con numerose personalità italiane ed internazionali, che portano la loro prestigiosa esperienza su digital transformation, industria 4.0, innovazione tecnologica, sostenibilità e imprenditorialità.

Esperienze di elevata qualità come quella dell'incontro con Lindstrom.
Ogni azienda è sempre più coinvolta nei Big Data.
Lei ha invece scritto un libro sugli Small Data.
Cosa sono e perché sono così importanti?
Gli Small data sono quelli che io definisco come "osservazioni apparentemente insignificanti fatte nella vita dei consumatori che indicano uno o più bisogni non soddisfatti".
Potrebbero essere di tutto: dal modo in cui mettiamo lo spazzolino in una tazza, oppure mettiamo le scarpe nel corridoio o come impiliamo il cibo nel frigorifero.
Questi small data sono essenziali in quanto spesso indicano importanti cambiamenti che pochi avrebbero individuato utilizzando i Big Data.
Per esempio, per LEGO i ragazzi sono disposti a passare migliaia di ore per ottimizzare l'usura di un paio di sneakers, e così sono ugualmente disposti a passare migliaia di ore giocando con LEGO.