BCE e Italia: attenti a quelle due
Melin (Lyxor AM): con l'arrivo del nuovo TLTRO le nostre banche sembrano particolarmente vulnerabili dato il massiccio utilizzo di questi prestiti da parte loro, mentre le rispettive riserve in eccesso risultano scarse
La Banca Centrale Europea potrebbe continuare a detenere i titoli comprati nel contesto del Quantiative Easing (QE):
1. Per tenere d'occhio i rendimenti...
Il Quantitative Easing della BCE volgerà al termine a dicembre. A quel punto, il bilancio della Banca Centrale peserà 4,7 trilioni di euro, inclusi 2,7 trilioni di euro di debito sovrano dell'UEM. Queste posizioni su titoli obbligazionari rappresentano il 24% del PIL e il 26% del mercato del debito sovrano dell'UEM. Senza ulteriori sviluppi all'orizzonte, l'ammontare complessivo delle posizioni detenute (riduzione permanente dell'offerta) dovrebbe supportare gli alti prezzi delle obbligazioni sovrane, ponendo un tetto ai rendimenti.

2. ...e dar tempo al credito di accelerare, grazie agli 1,8 trilioni di euro di riserve in eccesso delle banche dell'Eurozona.
La liquidità è stata immessa, e le banche dispongono di una capacità di prestito importante, con 1,8 trilioni di euro di riserve in eccesso (depositati presso la BCE oltre alle riserve obbligatorie). Inoltre, l'incentivo a concedere prestiti è forte: la commissione di 40 punti base su questa linea di credito costa 7,2 miliardi di euro all'anno al sistema bancario.
Sul fronte dell'utilizzo del credito si iniziano a mostrare progressi: la crescita dei prestiti alle imprese non finanziarie è recentemente accelerata al +4,3% su base annua, mentre i prestiti alle famiglie sono aumentati del +3,1%. L'accesso ai prestiti bancari può essere agevolato, ma la liquidità necessita di tempo per defluire verso l'economia reale.
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