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05/12/2018

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Centemero (Mastercard): pagamenti motore invisibile del customer journey

Dalla carta con riconoscimento biometrico alla app per la grande distribuzione, fino alle partnership con grandi gruppi e costruttori di device. Tante le soluzioni, con sempre la cybersecurity al centro

Sviluppare innovazione per migliorare l'intero ecosistema dei pagamenti, in ogni luogo e indipendentemente dal settore. Essere partner attivo dei merchant nella user experience dei clienti e nello sviluppo dei sistemi di sicurezza per grandi realtà. Questi sono alcuni dei driver di Mastercard, che da erogatore di carte di pagamento si è evoluta un'azienda molto più complessa. Ne abbiamo parlato con Michele Centemero, Country Manager di Mastercard Italia.

Annuncio con Intesa Sanpaolo sulla carta biometrica, un bel traguardo.

Intesa Sanpaolo è uno dei nostri partner storici e abbiamo lanciato la prima carta biometrica europea, un bel risultato anche il nostro Paese e per le nostre banche.

Ma cos'è una carta biometrica?

Al posto di richiedere il PIN o la firma al termine del pagamento, richiede l'impronta digitale, esattamente come un device telefonico, con il riconoscimento del tocco che abilita il pagamento.

Cosa rappresenta per voi questa innovazione?

E' un chiaro esempio di dove Mastercard sta andando: la fase autorizzativa è sempre più importante e stiamo lavorando per innovare questo processo e questa esperienza d'uso per il cliente.


Arriviamo anche a incorporare nei nostri strumenti anche il riconoscimento del comportamento, behavioral. In pratica, riusciamo a capire se chi sta avviando un pagamento è realmente la persona giusta dal modo in cui digital un pin o tiene in mano il cellulare o tablet. In pratica, si riconosce l'utente con maggiore esattezza perché siamo in grado di capire come di solito si utilizzano gli oggetti.

Questo elemento è sempre più importante.

Certo, tutte le nuove esperienze d'acquisto che stanno arrivando devono essere sempre più semplici e veloci, garantendo la sicurezza. In passato abbiamo sempre rimborsato i clienti in caso di frode ed è stata una grande innovazione, ma il mondo dell'eCommerce richiede una velocità di check-out. Nessuno si alza al mattino con l'esigenza di pagare qualcosa, ma si alza con l'idea di comprare qualcosa, che è diverso. Il nostro compito deve essere quello di abilitare nuovi servizi.

Una volta ottenuta la fiducia del cliente, visto che la metà delle transazioni avviene in modalità contactless, quali sono le frontiere?

La fiducia verso di noi e verso le banche che adottano le nostre soluzioni ci aiuta a crearne di innovative.

In Italia il contactless ha superato il 50% delle transazioni e può dare il via a nuove opportunità. Mi piace fare l'analogia dei taxisti che all'inizio hanno fatto "la guerra" ad Uber, ma hanno scoperto che bastava sviluppare un'applicazione per diventare immediatamente competitivi e avviare i processi di pagamento elettronici, con soddisfazione di tutti.

Da voi l'innovazione non si riposa mai.

Abbiamo presentato i tornelli che con il riconoscimento facciale che possono aprire le porte di ingresso di un mezzo pubblico o di una metropolitana. E' il futuro, perché il presente è la carta contactless utilizzata al posto del biglietto di viaggio, come accade a Milano, quarta città del mondo ad adottarla.

Innovazione che riguarda voi e tutto l'ecosistema.

Insieme ai partner e alle banche possiamo sviluppare innovazione che vede un rapido tasso di adozione. Abbiamo presentato un tavolo interattivo per gli aeroporti: permette di avere le informazioni, leggere un sito, ordinare il pasto o vivere altre esperienze. Noi rappresentiamo la parte del pagamento, senza perdere tempo.


Con il settore Petrol siamo in prima fila per annunciare soluzioni nuove che possano accompagnare i clienti a semplificargli la vita e favorire l'innovazione per i partner.

Non siete un'azienda high-tech, all'apparenza, ma...

Il viaggio del digitale è tale se continuiamo a innovare e investire. Abbiamo tre laboratori dove invitiamo le fintech e i partner e dove mostriamo i nostri progressi nelle nuove tecnologie. La cosa più importante è la user experience, certo, ma è la sicurezza l'argomento principale. La cybersecurity è l'elemento che fa sì che questo mondo, che piace tanto ai consumatori e che deve sempre piacere di più, sia sicuro al 100%.

Quanto sono pronte le banche italiane ad accettare questa sfida?

Le banche italiane sono tante e stanno rispondendo molto bene, anche se non possiamo rilasciare tutte le soluzioni con tutti. Comunque, ogni giorno lanciamo con uno dei nostri partner qualcosa. La carta biometrica è un esempio; con Poste Italiane abbiamo lanciato un sistema per ottimizzare i processi.


Se pensiamo ai "gadget", penso a Apple, Google, Samsung, Garmin, Fitbit, lanciamo prodotti con grande costanza perché sono una realtà e anche in questo caso le banche italiane sono state tra le prime in Europa.

Possiamo fare a meno del concetto di omnicanalità?

Nel viaggio del digitale l'omnicanalità è diventata fondamentale. Molti merchant, soprattutto nel lusso, cancellano il punto cassa nei negozi perché i POS diventano i telefoni, dove il riconoscimento dei clienti avviene in diversi modi e dove vengono registrate molte informazioni, non ha senso avere sistemi complessi, li si integra nei processi. La transazione è già digitale.

E per la grande distribuzione?

Auchan, per esempio, pur essendo un brand francese, ha deciso di partire dall'Italia per una grande esperienza, e ha sostituito le pistole per caricare la spesa con il telefono degli utenti. Il device permette di riconoscere l'utente, ha caricato la sua carta e il bluetooth fa la spesa e alla fine paga. Grande vantaggio per i clienti, grande vantaggio per la catena, grande trust perché il device è quello del cliente.



Questo è il futuro: fare in modo di sviluppare queste App e nuove idee con i merchant, ma fare in modo che entrino nei sistemi delle banche. Infatti, i numeri delle carte dovranno venire aggiornati, se il cliente dovesse perdere la carta si aggiornino le anagrafiche e possa continuare ad usufruire dei servizi, come pagare la spesa o Netflix, senza interruzione e attesa della nuova immissione.
Il vantaggio deriva dalla "tokenizzazione" del pagamento, virtualizzandolo e rendendolo sicuro. Non viaggerà più il codice a 16 cifre, ma un codice univoco, il token, che ha una vita più limitata e elevati standard di sicurezza.


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