Il 90% delle imprese italiane sono ottimiste sul futuro del commercio
Pircher (HSBC Italy): il 44% delle aziende intervistate ha già investito in innovazione digitale per aumentare l'efficienza operativa
Le aziende italiane rimangono ottimiste sulle prospettive future per il commercio, nonostante il rallentamento in atto nell'economia globale e la convinzione della maggior parte degli intervistati del crescente protezionismo da parte dei governi stranieri verso le aziende locali.
E' quanto emerso dal Trade Navigator di HSBC, la più completa analisi sul commercio internazionale che ha coinvolto 200 aziende in Italia e oltre 8.500 aziende in 34 mercati del mondo, condotta da Kantar TNS nel periodo tra agosto e settembre 2018.
Secondo Gerd Pircher, Legale Rappresentante e CEO di HSBC Italia, "la forza e la resilienza delle imprese italiane si basano sui valori del Made in Italy che, affiancati ad investimenti consistenti in tecnologia e sostenibilità, permetteranno alle aziende italiane di essere competitive e di avere successo a livello internazionale".

Il commercio come fattore chiave per il successo: i primi 3 mercati in cui le aziende italiane cercano di espandere il proprio business
Secondo la ricerca HSBC Italy Navigator, nove intervistati su dieci (87%) ritengono che la propria azienda avrà successo nell'attuale contesto commerciale internazionale e un numero leggermente inferiore (76%) si dice ottimista circa la situazione del Paese.
Tra i fattori chiave più citati a sostegno dell'ottimismo delle imprese italiane, la ricerca evidenzia una sana crescita economica globale, la fiducia dei consumatori e una forte economia interna.
Per contro, tra le preoccupazioni citate più frequentemente dalle aziende caratterizzate da una visione più negativa troviamo quelle legate ai dazi doganali e alla disputa USA-Cina.
La ricerca mette inoltre in luce come i primi tre mercati di riferimento per l'espansione delle imprese italiane che hanno risposto all'indagine siano Francia, Stati Uniti e Germania.
La sfida di un approccio protezionista
Circa la situazione normativa, la maggioranza (65%) delle imprese italiane intervistate ritiene che i governi siano più protettivi nei confronti delle imprese nazionali.
Quasi un terzo (32%) degli intervistati afferma che le regolamentazioni del mercato avranno un impatto positivo sulla competitività del loro business; un quarto degli intervistati invece considera i sistemi di approvazione complessi un ostacolo al business e una percentuale simile (24%) li ritiene causa dell'aumento dei costi dell'impresa.