La grande ascesa dell'Influencer Marketing
Sacco (IED Milano): è un settore che va verso la maturazione, in cui s'investe molto e in modo continuativo. Ma è necessaria la formazione per ottenere i principali obiettivi di ROI
Investimenti in prevalenza dai 10 ai 50 mila euro, assenza condivisa di figure specificatamente dedicate all'influencer marketing, alta percezione dell'importanza della formazione professionalizzante, proiezione positiva sul prossimo anno.
Sono queste le macro-evidenze che emergono dall'Influencer Marketing Report edizione 2018, prima indagine dell'Osservatorio sull'Influencer Marketing attivato da IED Milano con AKQA, agenzia specializzata nell'innovazione digitale del gruppo WPP, e FLU, agenzia specializzata nella creazione, produzione e distribuzione di contenuti con influencer.

Dall'indagine emerge che ben il 64% degli intervistati ha fatto ricorso nell'ultimo anno ad operazioni di influencer marketing, per il 62% in modo continuativo e attivando quindi le quattro leve essenziali di questo tipo di attività: scouting, strategia, ideazione creativa, reportistica e analisi.
Per il restante 38% in modo discontinuo e occasionale.
Nello specifico, le realtà che maggiormente hanno strutturato attività continuative sono le startup (il 70% ha risposto in maniera affermativa); ad aver fatto ricorso invece ad attività one shot sono invece per lo più le PMI (45%).
Le multinazionali, infine, mostrano di aver investito di più nel trend in termini quantitativi.
"Analizziamo fenomeni spesso passeggeri nel marketing e, accanto a questi, nuove discipline: è fondamentale per noi monitorare costantemente il mercato ed i trend al fine di avere sempre una visione molto contemporanea e, a volte, essere precursori in ambito formativo.
Da qui la genesi del primo osservatorio di influencer marketing in Italia", commenta Elena Sacco, Direttore della Scuola di Comunicazione IED Milano.
"Questa ricerca ci conferma che l'influencer marketing - sulla scia di un andamento globale e fortemente radicato negli Usa - è un settore che va verso la maturazione e in cui s'investe molto e in modo continuativo nelle grandi aziende e nelle startup ma in cui è necessaria formazione per ottenere i principali obiettivi di ROI".
Spesa e proiezioni sui prossimi anni
Parlando appunto degli investimenti, dai dati emerge che il 21% di chi ha attivato operazioni di Influencer Marketing ha speso più di 50 mila euro nell'ultimo anno mentre solo il 5% ha condotto operazioni di questo tipo senza investire risorse economiche.
Il 36% ha investito da 1.000 a 10mila euro, il 39% da 10 a 50 mila.
Ad aver allocato budget più consistenti sono - come è prevedibile - le multinazionali (30%), mentre ad essersi "arrangiate" a costo zero sono per lo più startup (10%), che risultano essere però anche le più rappresentative (60%) nella fascia di spesa da 1.000 a 10 mila euro.
Positiva la proiezione sugli anni successivi, che testimonia un buon ROI sulle operazioni: il 65% di chi ha già investito in Influencer Marketing lo scorso anno dichiara di aver aumentato il budget per il 2018 e il 79% di questi prevede un incremento ulteriore per il 2019.