Il valore che passa di mano
Il testo percorre le varie problematiche che le PMI si trovano ad affrontare nel momento in cui c'è l'ingresso alle leve di comando delle nuove generazioni dei fondatori
Sono l'ossatura del Pil italiano: valgono, stando alle ultime stile, il 70% della ricchezza prodotta ogni anno.
Parliamo delle imprese familiari, per capirci meglio, dell'85% delle imprese attive nello Stivale.
Secondo i dati dell'Associazione italiana delle aziende familiari, solo il 13% delle imprese familiari arriva alla terza generazione, mentre solo il 4% tocca la quarta.
Sono circa 60mila le imprese che si trovano ogni anno ad affrontare il passaggio di responsabilità ai vertici aziendali.
Un capitale, nel vero senso della parola, che come tale occorre conoscere e preservare dalle minacce esterne.
Che per capirci sono concorrenza, sviluppo tecnologico, politiche monetarie, capacità d'innovazione di prodotto e processo.

Ma dall'interno, da cosa le dobbiamo difendere?
A questi temi è dedicato un interessante lavoro, di Achille Fornasini e Alberto Mazzoleni, dal titolo "Convivenze tra generazioni e passaggi di responsabilità nelle imprese industriali.
Un'indagine sulla continuità delle aziende familiari", edito da FrancoAngeli.
Il testo percorre, fruendo dei dato di un indagine condotta su un campione di imprese della provincia bresciana, le varie problematiche che le imprese si trovano ad affrontare nel momento in cui c'è la spinta all'ingresso alle leve di comando delle nuove generazioni dei fondatori, oppure le rilevanti sfide che l'economia pone ogni giorno.
Un articolato percorso che tocca alcuni snodi cruciali.
Il lavoro in esame si è quindi proposto di investigare i punti di forza e di debolezza delle piccole e medie imprese familiari, lombarde e bresciane nello specifico, identificando nella road map ideale gli snodi cruciali.
In particolare, sono stati approfonditi i temi della convivenza intergenerazionale e del ricambio ai vertici aziendali come momenti cruciali in grado di accelerare i processi di sviluppo, ma anche, se non ben gestiti nei tempi più opportuni, di segnare l'avvio del declino dell'impresa familiare.
Spesso talmente cruenti da arrivare in tribunale.
Così, la presa di coscienza della necessità di un approvvigionamento sul mercato di competenze manageriali cui affidare, sempre nel controllo degli azionisti di famiglia, la gestione.