Il sistema bancario italiano migliorerà nel 2019
De Felice (Intesa Sanpaolo): NPL in calo e con una maggior copertura. Dovrebbe crescere il credito alle famiglie e alle imprese
Per il sistema bancario italiano la situazione è nel complesso buona.
Certo, occorrono ingenti investimenti nella trasformazione digitale, vedremo un ulteriore taglio degli sportelli, e dovremo aspettare quale sarà l'evoluzione della supervisione della BCE, anche perché il 2019 sarà un anno elettorale per la UE e il mandato di Draghi scadrà alla fine dell'anno prossimo.
Ne abbiamo parlato con Gregorio De Felice, Capo economista Intesa Sanpaolo, intervistato in occasione del Banking Summit 2018, organizzato da The Innovatione Group.
Che cosa vi aspettate per il sistema bancario nel 2019?

Abbiamo giù visto dei forti progressi riguardo la situazione dei crediti deteriorati (NPL), in particolare le sofferenze nette (al netto degli accantonamenti) che sono scese a 40 miliardi di euro.
Io penso che per la fine del prossimo anno possiamo avvicinarci molto allo zero.
Il tasso di crescita dei nuovi crediti deteriorati è molto basso, all'1,7%, inferiore addirittura alla media che avevamo prima della grande crisi dove era il 2,1%.
Al tempo stesso è molto migliorato il livello il livello di copertura dei crediti deteriorati, che in Italia è al 55% mentre la media europea è al 46%.
Quindi siamo in una situazione nel complesso buona. In prospettiva vediamo un incremento del credito all'economia italiana, così come dovrebbe aumentare quello alle famiglie.
Quello alle imprese, che era un po' deboluccio negli ultimi anni, dovrebbe avere il segno positivo e avvicinarsi al 2%.