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24/10/2018

economia

Un autunno con bassa visibilità

Secondo il Team di Anima, l'evoluzione dei rischi politici e geopolitici si conferma il principale driver per i mercati. Ma il quarto trimestre dell'anno potrebbe offrire delle opportunità

L'evoluzione dei rischi politici continua a tenere in scacco i mercati. Ma il quarto trimestre dell'anno potrebbe riservare anche delle opportunità.
Sulla volatilità e sul timing di eventuali occasioni di acquisto saranno determinanti gli sviluppi su due fronti: l'evoluzione della politica economica domestica, rilevante per il peso che i titoli governativi continuano ad avere nel portafoglio dei risparmiatori italiani; le tensioni commerciali globali, che potrebbero cominciare a condizionare il quadro macro oltre che il sentiment degli investitori.
Per quanto riguarda la politica commerciale americana, in particolare, sono entrati in vigore i dazi reciproci fra Stati Uniti e Cina, ma le aliquote applicate si sono rivelate alla fine più contenute del previsto e al contempo è stato siglato un nuovo accordo di libero scambio fra USA, Canada e Messico.
In Europa, recentemente, è ritornato un certo nervosismo, in primis a causa dell'escalation delle tensioni sui mercati finanziari italiani dopo la presentazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF) da parte del Governo italiano e in seconda battuta per lo stallo nelle trattative sulla questione Brexit.


Nel frattempo, la Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, in occasione del meeting del 25-26 settembre ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto portandoli a un intervallo tra il 2% e il 2,25%, dall'1,75%-2%. Questo è il terzo aumento dell'anno e l'ottavo dalla fine del 2015 quando la ex presidente della Fed, Janet Yellen, iniziò a normalizzare la politica monetaria.
Nel complesso, dunque, si è rafforzata la convinzione da parte del nostro team gestionale che un'eventuale fase di debolezza potrebbe rappresentare un'opportunità di acquisto.
Inoltre, in prospettiva, le attività rischiose potrebbero essere supportate dai seguenti elementi:
a) un'attenuazione delle tensioni commerciali dopo le elezioni americane di metà mandato presidenziale, previste per il prossimo 6 novembre;
b) una riaccelerazione della crescita al di fuori degli Stati Uniti;
c) la prosecuzione della fase di consolidamento del dollaro.

In questo contesto, trasversalmente alle diverse asset class, viene confermato un approccio prudente e tattico, ma al contempo cresce il focus sulla ricerca di opportunità, soprattutto fra i segmenti di mercato più penalizzati e interessanti dal punto di vista delle valutazioni.



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