Cybersecurity: cambiamo i paradigmi
Cipolat Gotet (Zscaler) è il momento di dire addio al modello di sicurezza "noce di cocco" e passare a quello "avocado"
Negli ultimi venti anni il modello di sicurezza Internet più diffuso è sempre stato lo stesso, basato su un principio chiarissimo: rendere il più difficile possibile per gli aggressori accedere alla rete aziendale.
Si tratta di un modello che prevede la realizzazione di un'architettura di sicurezza basata su più livelli di controllo. Alle volte in questo modello si fa ricorso anche a soluzioni di più fornitori all'interno della stessa architettura, con l'idea che se un fornitore non riesce a fermare una minaccia, un altro certamente sarà in grado di assicurare la copertura.

Questo modello è stato il più diffuso negli ultimi due decenni. Lo chiamo il modello a "noce di cocco": molto duro all'esterno, quasi infrangibile, e resistente a tutti i tipi di minacce. I "gioielli della corona", all'interno di quel guscio duro, sarebbero quindi adeguatamente protetti. Allo stesso tempo, però, una volta entrati, è possibile accedere facilmente ai dati.
Infatti, alcuni attacchi continuano a passare. Gli aggressori sono diventati più sofisticati, sfruttano le vulnerabilità "zero-day" e riescono ad aggirare tutti i controlli. Il modello noce di cocco con strategia doppio-vendor non funziona, perché non tutti i fornitori riescono a fronteggiare gli attacchi basati sulle vulnerabilità zero-day.
Un'altra conseguenza di questo modello è che ha aumentato la complessità. Mantenere una configurazione coesa e coerente di applicazione delle policy aziendali è diventato sempre più difficile. E, non a caso, l'esperienza utente ne ha sofferto. Erano necessari svariati passaggi solo per arrivare alle applicazioni e gli utenti esasperati avrebbero trovato il modo di bypassare i controlli che ostacolavano il loro lavoro. Con il modello "noce di cocco", mantenere un sistema coeso è stata una vera sfida, così come il tempo necessario per implementare una nuova policy, e il tallone d'Achille degli addetti alla sicurezza era proprio garantirne la corretta distribuzione.
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