Gli heavy eShopper considerano positiva la presenza dell'AI nei servizi digitali
Boaretto (Personalive): le aspettative intorno all'Intelligenza artificiale sono alte: maggior velocità, aumento di servizi e funzionalità e maggiore aderenza alle esigenze personali. A rischio la privacy
L'Intelligenza Artificiale (AI) è diventata parte integrante della quotidianità per quella fetta di italiani - 13,5 milioni di utenti - che praticano l'eCommerce almeno una volta al mese (gli heavy eShopper): risulta infatti che la quasi totalità degli intervistati (98%) ha incontrato AI almeno una volta durante la navigazione.
Tra questi 13,5 milioni, ben 12,5 utilizzano servizi erogati con il supporto di Intelligenza Artificiale, che per il 64% degli utilizzatori - ovvero per 8 milioni di utenti - rappresenta una cosa positiva.
Il 30%, invece, pari a circa 3,8 milioni di persone, ha nei confronti dell'AI un atteggiamento di indifferenza (la metà di questi non la ritiene importante per la fruizione del servizio) e, infine, il 6%, pari a poco più di 700.000 persone, ha maturato un'opinione negativa.

Se prendiamo in considerazione l'erogazione dei servizi, l'Intelligenza Artificiale è percepita dal 32% come una vera opportunità per chi effettua circa a un acquisto al mese, una percentuale che sale al 45% tra chi effettua almeno un acquisto a settimana.
Di questi ultimi però solo il 24% è totalmente ottimista riguardo ad un uso corretto dell'AI rispetto alla propria privacy.
Le aspettative verso l'Intelligenza Artificiale sono alte: il 52% la associa ad una maggiore velocità, il 46% è convinto che porti più servizi e funzionalità, il 43% maggiore aderenza alle esigenze personali e il 37% maggior gradevolezza dell'interazione e della navigazione.
Infine, domandando al campione, attraverso un'associazione libera, a cosa faccia pensare l'AI, emerge che esistono sacche di ignoranza sul tema, prova ne è che il 4% la definisce "inutile" e "finta", il 3% l'associa a "fiction" o "fantascienza" e il 10% ne ha paura considerandola pericolosa.
Sono queste le evidenze più significative che emergono dalla 2° edizione della Ricerca Experience Matters - presentata al Politecnico di Milano - che ha indagato gli AI Pattern, ovvero la familiarità, il percepito e l'agito degli utenti circa la presenza di Intelligenza Artificiale durante la navigazione online, ma anche il processo di acquisto multicanale, potenziando e aggiornando la segmentazione degli heavy eShopper italiani, in continuità e integrazione con il percorso intrapreso con la prima edizione 2017, focalizzata su Dark Pattern e fenomeni interruttivi della navigazione online.