Avrà tre divisioni tra loro sinergiche: impieghi alle PMI, Non Performing Loans corporate, assistiti da garanzia e senza garanzia; e come banca diretta digitale per la clientela retail e corporate
In Italia non nasce certo frequentemente una banca, specialmente in un periodo congiunturale che ne vede parecchie in difficoltà .
E ancor meno una banca che intenda superare le difficoltà di credito delle PMI, ponendosi come vero e proprio partner, per dare una mano concreta al tessuto industriale delle PMI e non solo.
La nuova banca (il cui nome non è ancora stato rivelato) nascerà dalla "business combination" di Spaxs con Banca Interprovinciale SpA, soggetta all'approvazione di Banca d'Italia e della Banca Centrale Europea, il cui iter autorizzativo è in corso e in fase conclusiva.
Il reverse merger tra Spaxs e Banca Interprovinciale, di cui Spaxs ha il 98,3%, e il conseguente approdo sull'Mta, è atteso tra la seconda metà del 2018 e la prima parte del 2019.

La nuova banca opererà attraverso tre divisioni tra loro sinergiche focalizzate in specifici segmenti di mercato dinamici, profittevoli, di dimensioni rilevanti e oggi scarsamente serviti dagli operatori tradizionali:
a) impieghi alle PMI ad alto potenziale ma con una struttura finanziaria non ottimale e/o con rating basso o senza rating, incluso il segmento delle PMI non-performing (Unlikely-To-Pay);
b) Non Performing Loans (NPL) corporate, assistiti da garanzia e senza garanzia;
c) banca diretta digitale per la clientela retail e corporate.
Le tre aree di attività avranno diverse velocità di entrata a regime: più veloce la Divisione NPL, che rappresenterà il principale contributo all'utile ante imposte nel 2020.
Successivamente, a regime, la banca sarà pienamente diversificata, con un contributo equilibrato al risultato economico tra NPL e PMI, con la divisione Retail che avrà invece un ruolo decisivo per la raccolta finalizzata al sostegno delle attività della banca.