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23/05/2018

marketing

Per combattere l'effetto Amazon le aziende manifatturiere diventano retailer

Baumann (JDA): ora più che mai, i processi di pianificazione ed esecuzione devono essere strettamente collegati per essere la chiave del successo

Rispondere alle nuove sfide di mercato con un cambio di strategia. Per agire contro l'effetto Amazon e alle esigenze dei consumatori di oggi, i produttori stanno ridefinendo e concentrando i propri investimenti tecnologici su soluzioni di ottimizzazione delle scorte (43%) e sulle tecnologie di pianificazione ed esecuzione integrate (41%). Questo è quanto emerso dall'indagine Intelligent Manufacturing 2018 condotta da JDA Software, Inc. I risultati della ricerca indicano che i produttori stanno assumendo un nuovo ruolo, simile ai retailer, e sono disposti ad entrare in nuovi spazi competitivi per soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori

Dare priorità alla pianificazione rappresenta una strategia vincente

Nel tentativo di rispondere ai futuri comportamenti di acquisto e alle preferenze dei consumatori, il 51% delle aziende manifatturiere intervistate dichiara di concentrarsi sul promuovere una collaborazione interna ed esterna in tutta la supply chain. Molti produttori affermano di prestare anche attenzione al rilevamento della domanda (44%) e alle prassi di data science (33%) per migliorare le previsioni.


Inoltre, quasi un terzo (31%) dei produttori intervistati ha rivelato un impegno verso la pianificazione integrata, in cui i processi a lungo e medio termine si integrano con l'esecuzione tattica attraverso una tecnologia unica e connessa, accessibile dagli utenti attraverso le funzioni della supply chain. Un aspetto fondamentale della capacità di soddisfare le mutevoli esigenze dei consumatori si basa sul modo in cui le aziende integrano i processi di Sales&Operations Planning (S&OP) con i processi e i Sales&Operations Execution (S&OE). Su questo fronte, due terzi dei produttori sono in ritardo.
"L'effetto Amazon e Alibaba ha notevolmente cambiato le aspettative dei consumatori in merito ai tempi di consegna di un ordine. Ora più che mai, i processi di pianificazione ed esecuzione devono essere strettamente collegati. Eppure, anche se i nostri dati mostrano che una parte degli intervistati comprende l'importanza di dare la priorità sia all'esecuzione a breve termine che alla pianificazione strategica a lungo termine, troppo spesso vediamo che le aziende si focalizzano sull'una e non sull'altra e questo limita il valore dei loro sforzi di pianificazione," ha spiegato Fred Baumann, Group Vice President, Strategia Industriale, JDA.


"L'integrazione degli input di dati in tempo reale negli orizzonti di pianificazione e di esecuzione può portare vantaggi concreti. Infatti, il sottoinsieme di intervistati ha seguito un approccio integrato S&OP e S&OE dichiara di avere ottenuto maggiore profittabilità (61%), miglioramento dei livelli di customer service (49%) e riduzione delle spese (48%)".

Il percorso verso la maturità digitale

Un altro elemento fondamentale che i produttori devono affrontare quando abbracciano il ruolo di retailer è la maturità della supply chain. Oggi, in termini numerici, i produttori "predigitali" (18%) e quelli maturi dal punto di vista digitale si equivalgono. Tuttavia, mentre solo il 18% degli intervistati dichiara di aver raggiunto la maturità della digital supply chain, quasi il doppio (35%) prevede di raggiungerla nel giro di due o tre anni. La domanda è: che cosa stanno facendo per fare in modo che ciò accada? E alla fine avranno successo nel soddisfare le esigenze dei consumatori?
"La digitalizzazione della supply chain non è più un'opzione. È un obiettivo strategico e un elemento di differenziazione cruciale.

Le aziende che oggi stanno investendo nella supply chain, con il supporto del loro gruppo dirigente e quelle che stanno posizionando le funzioni della supply chain come elementi chiave della differenziazione riusciranno a eccellere e a ottenere una crescita profittevole del business", ha continuato Baumann. "Vediamo che il 35% degli intervistati aspira a raggiungere la maturità digitale nei prossimi due o tre anni, ma per raggiungere questo obiettivo ed essere attrezzati per contrastare Amazon, questi produttori dovranno rendere la digitalizzazione una priorità ora".
Il 65% di questo gruppo aspirazionale (cioè, coloro che hanno come obiettivo una trasformazione digitale nel giro di due o tre anni) sono sulla strada giusta, e dichiarano che la digitalizzazione della supply chain sarà una "priorità" per la loro azienda nel 2018. Inoltre, quasi la metà (47%) ha capito l'importanza dei processi di S&OP e S&OE integrati; entro 12 mesi, il 44% intende realizzare un S&OP connesso e "financially-led" e pianificare il processo S&OE in modo globale. I produttori aspirazionali hanno anche segnalato investimenti in corso nelle soluzioni e strategie digitali.



Visti i benefici per il business legati alla digitalizzazione della supply chain, ad esempio una maggiore profittabilità (49%), miglioramento dei livelli di customer service (38%), riduzione delle spese (38%) e incremento delle capacità competitive (35%) - che sono tutti fondamentali per tenere il passo con la domanda dei consumatori - resta il fatto che le aziende che optano di posporre la digitalizzazione di altri 12-36 mesi rischiano di perdere vantaggio competitivo.

Prepararsi per competere e coesistere con Amazon

I retailer sentono maggiormente il peso delle esigenze dei consumatori, che continuano a cambiare rapidamente, tuttavia, la pressione causata dalla necessità di doversi adeguare ai comportamenti d'acquisto si fa sentire anche a monte, spingendo i produttori a rivalutare le proprie attività di supply chain. La collaborazione digitale con i canali di retail tradizionale continua a essere un'area d'intervento per migliorare l'efficienza e rispondere proficuamente alle esigenze dei consumatori. Inoltre, per mantenere i talenti migliori, l'indagine ha rilevato che il 55% dei produttori è impegnato nella formazione di personale trasversale per tutte le esigenze della supply chain e nella creazione di centri di eccellenza.



In risposta diretta all'afflusso in rapida espansione di dati digitali disponibili da fonti come Internet of Things (IoT) e social media, notizie, eventi e meteo, il 78% degli intervistati prevede di investire in nuovi talenti nei prossimi 12 mesi per utilizzare al meglio questi insight. Per attrarre i talenti migliori, gli intervistati stanno abbracciando la mobility nel luogo di lavoro (55%), trasformando i team dedicati alla supply chain in organizzazioni d'élite (42%) e adottando soluzioni cloud specifiche per aumentare il focus del business (36%).


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