I veri talenti guardano oltre la sola retribuzione
Mainini (PageGroup): lo stipendio attira solo un professionista su tre. Le sei regole per attrarre e trattenere i talenti
Ci sono diversi fattori che contribuiscono a desiderare di entrare a far parte di un'azienda e ad essere dipendenti motivati. La retribuzione non è l'unica o quanto meno non la più rilevante.
Lo conferma la prima edizione 2018 del "Confidence Index" di PageGroup società di ricerca e selezione leader mondiale.
L'indice trimestrale ottenuto attraverso la somministrazione di oltre 6.000 questionari ai candidati per opportunità professionali a livello di middle e top management evidenzia che solo un professionista su tre (29,8%) valuta la posizione lavorativa per migliorare la propria retribuzione.

Formazione e possibilità di accrescere la propria professionalità tramite nuove sfide, sono gli aspetti preponderanti per attrarre i talenti del mercato.
"In Italia, il mercato del lavoro è guidato dall'offerta per questo le aziende si attribuiscono un grande potere contrattuale.
Tuttavia, quando si parla di talenti e di investimento su una risorsa nel medio periodo, è importante capire che per attrarre il meglio sono necessari diversi elementi di incentivazione, oltre la retribuzione", afferma Tomaso Mainini, Managing Director di PageGroup.
"Abbiamo notato infatti che le personalità più brillanti sono molto attente alle componenti "a completamento" dell'offerta: formazione continua e visibilità sugli aspetti di crescita della professione sono stimoli che possono far cambiare notevolmente la propensione ad accettare una proposta."
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