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09/05/2018

digital

Le PMI e gli smartphone traineranno il mercato dei pagamenti

Zambelli Hosmer (PayPal): con il Partner Program agevoliamo le vendite online delle aziende che esportano il Made in Italy

I pagamenti elettronici stanno diventando sempre più importanti in termini di business per le imprese. L'eCommerce continua a crescere e il confronto con altri mercati europei dimostra che c'è ancora molto spazio da conquistare. Abbiamo dialogato con Federico Zambelli Hosmer, General Manager per l'Italia di PayPal, per capire quali sono i trend del mercato e soprattutto quali sono le opportunità per le PMI italiane.

Pagamenti e PMI: cosa state facendo in Italia?

Quest'anno abbiamo lanciato il nuovo Partner Program in Italia. Questo è un mercato dove le piccole e medie imprese recitano un ruolo prevalente ed è noto che questa situazione si rispecchia anche nelle online. Leggendo i dati di mercato, una parte importante dei volumi per PayPal deriva dell'eCommerce, ed è una risorsa fondamentale. Dovevamo realizzare qualche operazione per fare in modo di agevolare le vendite online delle PMI e soprattutto far cogliere l'opportunità dell'export, sfruttare il Made in Italy online. Per questo abbiamo lanciato il Partner Program.



Cosa offre?

Con la nuova piattaforma, i partner che tipicamente lavorano nel segmento small business e forniscono soluzioni per vendere online avranno la possibilità di avere un canale diretto di relazione con PayPal, per poter usufruire di vantaggi in termini di risorse tecniche per poter avere le indicazioni su come integrare le soluzioni di pagamento.
Ma anche avere la possibilità di sottomettere richieste per usufruire del supporto tecnico direttamente da PayPal attraverso la piattaforma.

Una questione di relazione, quindi?

Sì. perché si può avere una relazione diretta con PayPal e la possibilità di poter chiedere un supporto tecnologico per i pagamenti che sono da sempre un elemento cruciale per chi sviluppa business.

Il mercato i pagamenti è in continua evoluzione non solo in italia, ma a livello globale: cosa vedete voi in questo momento?

Abbiamo la fortuna di lavorare in 200 mercati, utilizziamo più di 26 valute, abbiamo la possibilità di vedere differenti trend e come il tema dei pagamenti si sta evolvendo anche in termini di normativa.

Il mercato europeo è, in particolare, in grossa evoluzione e ci sono state molte novità a livello normativo. Se veniamo però all'Italia, il mercato dei pagamenti si sta aprendo progressivamente, digitalizzando. Veniamo da una situazione dove i pagamenti secondo Banca d'Italia sono ancora 87% cash e solo la restante parte è digitale. C'è quindi una grande opportunità di evoluzione. Il pagamento cash costa in termini di Pil ed è un costo elevato: digitalizzarlo significa avere un'opportunità per liberare risorse.

Cosa state vedendo in questo ambito?

C'è un aspetto importante che stiamo vedendo, soprattutto recentemente, ed è l'utilizzo della soluzioni digitali per il pagamento da persona a persona, il cosiddetto p2p, che è in continua evoluzione e crescita. Soprattutto vediamo il consumatore italiano molto attento all'uso dei terminali mobili per pagare.

In fondo, per PayPal è un ritorno alle origini.

PayPal nasce originariamente per sopperire a un problema che era quello di scambiare denaro, o comunque pagare e farsi pagare, su una piattaforma digitale che era eBay.

Nasceva per dare la possibilità di scambiare denaro tra piccoli operatori, tra piccoli commercianti, tra persone ed è il nostro ambiente naturale. Se pensiamo alle PMI italiane, puntiamo ad avere una soluzione affidabile, veloce e sicura dove il cliente si affida al brand PayPal per completare una transazione all'interno di un sito. Questa è una garanzia soprattutto per quei siti di eCommerce che magari non sono noti al consumatore o quando ci si trova ad affrontare il primo pagamento all'interno di un sito sconosciuto: è PayPal che fa da garante per i pagamenti.

Quanto conta avere PayPal per le vendite all'estero?

Moltissimo. Più di 220 milioni di consumatori a livello globale usano PayPal e quindi una piccola media impresa italiana può esportare il prodotto all'estero e può far leva anche sul riconoscimento del brand PayPal per poter dare quella sicurezza e tranquillità al momento il pagamento, che ricordiamolo è il momento cruciale

Com'è stato l'ultimo anno per PayPal in Italia?

E' stato un anno molto interessante e ricco di iniziative, soprattutto di nuove attività che abbiamo lanciato sul mercato.


Continuiamo ad avere una posizione importante con più del 30 per cento dei volumi dell'eCommerce che vengono pagati attraverso PayPal, è quasi un consumatore su tre. Mi piace ricordare tre cose fondamentali che abbiamo fatto e hanno portato innovazione non solo al mercato dell'eCommerce, ma al sistema Paese. Il primo innanzitutto è l'aver portato paypal come metodo di pagamento all'interno del PagoPA, che è il nodo di pagamenti per la pubblica amministrazione. Abbiamo quindi dato la possibilità ai nostri quasi se milioni di clienti attivi di pagare con PayPal le multe e le tasse e tutte le pratiche della pubblica amministrazione. Secondo tema, abbiamo lanciato lo scorso anno l'applicazione PayPal Carica, applicazione che permette di ricaricare il credito telefonico con PayPal. In ultimo, abbiamo lanciato PayPal nel segmento del grocery con Carrefour. Questo è un importante operatore nel segmento delle grocery/food (e nofood) e da qualche settimana è possibile pagare con PayPal la spesa sul sito di Carrefour, e non solo. Questo è un passaggio importante perché il grocery sarà uno dei nuovi trend nel commercio elettronico, fa parte anche del del cosiddetto "daily spending" dove, come PayPal, riteniamo di poter portare proposte per semplificare la vita ai nostri clienti.




Guardando al futuro?

L'italia è un mercato molto dinamico ed è un'opportunità enorme. L'online rappresenta solo il 5% del totale del retail e se guardiamo in altri Paesi, come la Francia, più del 10% è il peso delle vendite in rete, in UK è oltre 17%. C'è ancora una grande opportunità di crescita dell'online, soprattutto il retail è uno dei trend che rappresenterà i driver di crescita al di là delle categorie merceologiche è sicuramente il canale mobile. Saranno gli smartphone a trainare il commercio elettronico per quanto riguarda parte di pagamenti, e le nostre previsioni sono che se adesso rappresenta un po' più del 30% dei dei volumi dell'eCommerce, nei prossimi anni sarà sarà preponderante il volume generato dai dispositivi mobili rispetto al web tradizionale.


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