Le PMI e gli smartphone traineranno il mercato dei pagamenti
Zambelli Hosmer (PayPal): con il Partner Program agevoliamo le vendite online delle aziende che esportano il Made in Italy
I pagamenti elettronici stanno diventando sempre più importanti in termini di business per le imprese.
L'eCommerce continua a crescere e il confronto con altri mercati europei dimostra che c'è ancora molto spazio da conquistare.
Abbiamo dialogato con Federico Zambelli Hosmer, General Manager per l'Italia di PayPal, per capire quali sono i trend del mercato e soprattutto quali sono le opportunità per le PMI italiane.
Pagamenti e PMI: cosa state facendo in Italia?

Quest'anno abbiamo lanciato il nuovo Partner Program in Italia.
Questo è un mercato dove le piccole e medie imprese recitano un ruolo prevalente ed è noto che questa situazione si rispecchia anche nelle online.
Leggendo i dati di mercato, una parte importante dei volumi per PayPal deriva dell'eCommerce, ed è una risorsa fondamentale.
Dovevamo realizzare qualche operazione per fare in modo di agevolare le vendite online delle PMI e soprattutto far cogliere l'opportunità dell'export, sfruttare il Made in Italy online.
Per questo abbiamo lanciato il Partner Program.
Cosa offre?
Con la nuova piattaforma, i partner che tipicamente lavorano nel segmento small business e forniscono soluzioni per vendere online avranno la possibilità di avere un canale diretto di relazione con PayPal, per poter usufruire di vantaggi in termini di risorse tecniche per poter avere le indicazioni su come integrare le soluzioni di pagamento.
Ma anche avere la possibilità di sottomettere richieste per usufruire del supporto tecnico direttamente da PayPal attraverso la piattaforma.
Una questione di relazione, quindi?
Sì.
perché si può avere una relazione diretta con PayPal e la possibilità di poter chiedere un supporto tecnologico per i pagamenti che sono da sempre un elemento cruciale per chi sviluppa business.
Il mercato i pagamenti è in continua evoluzione non solo in italia, ma a livello globale: cosa vedete voi in questo momento?
Abbiamo la fortuna di lavorare in 200 mercati, utilizziamo più di 26 valute, abbiamo la possibilità di vedere differenti trend e come il tema dei pagamenti si sta evolvendo anche in termini di normativa.
Il mercato europeo è, in particolare, in grossa evoluzione e ci sono state molte novità a livello normativo.
Se veniamo però all'Italia, il mercato dei pagamenti si sta aprendo progressivamente, digitalizzando.
Veniamo da una situazione dove i pagamenti secondo Banca d'Italia sono ancora 87% cash e solo la restante parte è digitale.
C'è quindi una grande opportunità di evoluzione.
Il pagamento cash costa in termini di Pil ed è un costo elevato: digitalizzarlo significa avere un'opportunità per liberare risorse.
Cosa state vedendo in questo ambito?
C'è un aspetto importante che stiamo vedendo, soprattutto recentemente, ed è l'utilizzo della soluzioni digitali per il pagamento da persona a persona, il cosiddetto p2p, che è in continua evoluzione e crescita.