I consigli necessari per la conquista dell'America
Miranda (ExportUsa): il 2018 è l'anno d'oro per investire negli Stati Uniti. Qualche spunto di riflessione per avere successo in un mercato ricco di opportunità, ma anche di insidie
Gli Stati Uniti offrono un sistema politico stabile, un sistema giuridico imparziale, regole di diritto certe, bassa burocrazia, infrastrutture e servizi sviluppati, una logistica impeccabile e un settore pubblico efficiente. Non solo: gli USA si stanno avviando verso l'indipendenza energetica, un fatto che cambierà radicalmente - e certamente in meglio - le prospettive dell'economia americana già nel corso dei prossimi cinque anni.

"Con una crescita del PIL che punta al 3%, un'inflazione non ancora al 2% e una disoccupazione alle soglie del 4% - dichiara Lucio Miranda, Presidente di ExportUSA - gli Stati Uniti si riconfermano un'economia solida ed in espansione. Gli USA, però, sono un mercato facile solo all'apparenza: un mercato aperto, è vero, ma con una concorrenza spietata. Un mercato che richiede velocità di esecuzione e di decisione".
Un mercato enorme, con differenze abissali tra un territorio e l'altro.
"Le aziende italiane che approcciano gli Stati Uniti per la prima volta hanno tutte (o quasi) la stessa convinzione, assolutamente errata, che si tratti di un Paese molto simile al nostro", continua Miranda. "E questa idea può portare a sottovalutare le diversità che ci sono e che rischiano di non far decollare trattative commerciali, l'acquisizione di ordini o la nascita di partnership strategiche".
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