Nuovi record per i costruttori italiani di macchine per materie plastiche e gomma
Grassi (Amaplast): sono numerose le aziende che hanno programmato la produzione almeno fino a fine anno e non poche hanno difficoltà a soddisfare le richieste dei clienti
Un comparto vero fiore all'occhiello del Made in Italy che funziona e che è riconosciuto a livello internazionale. Questo è quello che emerge dal consuntivo 2017 tracciato dal Centro Studi di Amaplast (l'associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma), anche sulla base dei dati di commercio estero di fonte ISTAT.
Analizzando il mercato italiano notiamo che la produzione è passata da 4,230 miliardi nel 2016 a 4,670 (+10%), l'export da 2,960 mld a 3,310 (+12%), l'import da 850 mln a 970 (+14%), il mercato interno da 2,120 a 2,330 mld (+10%), mentre il saldo commerciale è passato da +2,110 a +2,340 mld, con una crescita dell'11%.

L'incremento a due cifre di tutti gli indicatori macroeconomici di settore, rispetto al 2016, determina il raggiungimento di nuovi record storici. La produzione - stimata dall'Associazione, in mancanza di rilevazioni oggettive - è stata sostenuta dall'ottima performance delle esportazioni, che ne costituiscono una quota nell'ordine del 70%, ma anche dal mercato interno, che mostra decisi segnali di ripresa, verosimile esito, tra l'altro, delle misure a sostegno degli investimenti in beni strumentali messi in campo nell'ambito del Piano Nazionale Industria 4.0. Mercato interno la cui espansione è inoltre confermata dall'andamento più che positivo dell'import.
"L'orizzonte temporale del portafogli ordini dei costruttori italiani - sottolinea con soddisfazione il presidente Amaplast, Alessandro Grassi - si è notevolmente allungato: sono numerose le aziende che hanno programmato la produzione almeno fino a fine anno e non poche hanno difficoltà a soddisfare le richieste dei clienti".
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