Con una strategia basata sui pilastri Core, Grow e Future l'azienda affronta le sfide di un mercato in costante evoluzione. A partire dal manufactoring con stampanti a 3D
Il comparto della tecnologia è un'arena in cui si contano molti competitor.
Per vincere le sfide occorre investire in ricerca e sviluppo, creare ottimi prodotti e soluzioni, ma soprattutto avere la collaborazione del canale distributivo, che è la chiave che fa la differenza.
Ne abbiamo parlato con Tino Canegrati, Amministratore Delegato di HP Italy.
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Qual è oggi la strategia di HP?
Nel suo complesso è estremamente semplice, perché si basa su tre colonne di fondamentali: quelli che chiamiamo "core", "grow" e "future".

In qualche modo rappresenta la modalità o il cammino di trasformazione che molte delle nostre aziende stanno compiendo.
Core sostanzialmente è tutto ciò che riguardava i punti di forza attuali e i mercati in cui siamo importanti oggi, per esempio i personal computer e stampanti.
Grow è la capacità di investire utilizzando le tecnologie.
I brevetti che abbiamo nelle aree adiacenti ai principali mercati, di conseguenza facendo leva su quello che abbiamo portiamo valore sui mercati nuovi e sviluppiamo business aggiuntivi.
E il future?
Quello che noi chiamiamo Future è il sogno, è il futuro, in assoluto la capacità di creare valore con nuove categorie.
Se con i prodotti Core aiutiamo le aziende in questo momento di trasformazione, stiamo investendo in tanti ambiti, soprattutto negli aspetti dell'ufficio del futuro.
Pensiamo di avere la capacità di creare device che, in modalità diverse, ci permettono di lavorare dove vogliamo e non più soltanto nel luogo storico che è l'ufficio, ma soprattutto si sta investendo molto in sicurezza.
Certo, oggi nel business è sempre più importante.
Noi abbiamo una lunga storia di sicurezza legata per esempio a quella dei data center di server, dello storage e via di seguito. La frontiera di oggi è mettere in sicurezza i device, perché proprio nell'ottica dell'ufficio del futuro ognuno di noi lavora ormai con dati e informazioni importanti in qualunque luogo si trovi, spesso collegato reti che non sono affatto le reti aziendali.
Le statistiche rendono visibile che la maggior parte dei problemi legati alla cybersecurity avvengono attraverso device personali, di conseguenza ecco i grossi investimenti che facciamo per aiutare i nostri clienti a difendersi da questi attacchi e fare in modo che i loro dati siano sicuri, ma anche per aiutarli ad avvicinarsi alle nuove normative come il GDPR, è rendere estremamente sicuri i personal computer.
Attraverso una serie di caratteristiche che li rendono in qualche modo resilienti agli attacchi, ma anche sulle stampanti che spesso sono la componente un po più trascurata della catena di un'impresa.
Quanto investite?
Abbiamo fatto parecchi investimenti sia sulla parte office sia nella parte manufactoring.
All'interno del mercato credo di poter dire che siamo l'unico produttore di device multifunzioni che viene dall'esperienza di networking e quindi attenti alla sicurezza.