E' il VIX, bellezza!
Amato (Neuberger Berman): l'azionario è inciampato, ma quello della settimana scorsa non è stato il grande evento di rischio del 2018
Oggi possiamo aggiungere un altro nome al lungo elenco dei prodotti finanziari ipercomplessi che sono stati concepiti, creati e finanziati per poi esplodere in faccia agli investitori.
I mercati azionari hanno corso al rialzo per due anni, mentre il più noto parametro di misura della volatilità di mercato - il CBOE Volatility Index o VIX - rimaneva incredibilmente incollato sotto quota 10. Era inevitabile che venissero creati prodotti strutturati per vendere futures sul VIX e intascare il premio da "posizioni corte sulla volatilità". Ed era altrettanto inevitabile che, essendo il VIX così basso e il premio così compresso, il ricorso alla leva crescesse sempre di più.
La natura di questi prodotti è emersa subito, quando una modesta ondata di vendite sulle piazze azionarie è bastata a spingere il VIX a livelli tali da causarne il tracollo. I gestori del prodotto hanno dovuto acquistare futures per "coprire" le posizioni corte compromesse, spingendo il VIX a un ulteriore rialzo e causando una reazione a catena nell'intero giro di vendite allo scoperto di volatilità. Il VIX ha finito con il toccare quota 50. Non male.

Per chi lo ha visto da vicino, è stato uno spettacolo strappacuore. Ma chi di noi investe nell'"economia reale" ha veramente di che preoccuparsi?
Ne dubitiamo.
Correzione improrogabile
Infatti, siamo del parere che il contesto attuale offra un'ottima opportunità per vendere volatilità, purché non si ricorra alla leva. Potessi farlo, sottolineerei le ultime cinque parole. Neuberger Berman esegue strategie come questa che offrono la possibilità di migliorare i rendimenti dell'indice, riducendo la volatilità di un terzo circa. La settimana scorsa quelle strategie hanno reagito come previsto e, fintanto che la volatilità implicita si mantiene elevata, hanno la possibilità di vendere opzioni put a premi molto maggiori rispetto ad alcune settimane fa.
Per citare Doug Kramer e Derek Devens, i miei colleghi che si occupano di strategie su opzioni: "La regola numero uno nella vendita di opzioni è mantenersi umili e non utilizzare alcuna leva (o utilizzarne una molto, ma molto bassa), senza farsi prendere la mano".
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