Le PMI italiane potrebbero ottenere finanziamenti fino a 103 miliardi di euro
Secondo il Cerved sono quasi 70.000 le imprese con un profilo di rischio molto basso o contenuto che potrebbero avere accesso all'Instant credit
Le innovazioni tecnologiche possono impattare in maniera profonda sul settore bancario, in particolare sulle attività che riguardano la concessione di crediti e finanziamenti alle imprese, permettendo di rendere più rapide e certe le decisioni sui profili di rischio dei richiedenti.
Ne è un esempio il cosiddetto Instant credit, un processo che permette di ricevere in tempi rapidi un finanziamento, solitamente di un importo massimo predefinito, grazie a un'attività di screening e di autorizzazione veloce perché basata su un modello di scoring evoluto che analizza in tempo reale i dati dell'azienda.

Cerved investe da tempo nello sviluppo di piattaforme tecnologiche a supporto di questa nuova frontiera, che se una parte guarda al Fintech e alla necessità di profilare il merito creditizio dei richiedenti finanziamenti, dall'altra conferma l'importanza di recuperare informazioni affidabili, certe e in tempi brevi.
Stando all'analisi dei bilanci, sono 68.000 le PMI che il Cerved Group Score indica con un profilo di rischio molto basso o contenuto (dunque nell'area di sicurezza e di solvibilità), e di queste 52.000 hanno un livello di indebitamento definito dalla letteratura finanziaria ?modesto' (debiti finanziari inferiori al doppio dell'EBITDA).
Queste piccole e medie aziende - attraverso un accesso al credito semplificato e rapido - potrebbero dunque complessivamente aumentare il proprio indebitamento fino a 103 miliardi di euro, mantenendo un grado di rischiosità estremamente contenuto.