Lavoro: tenuta dei salari grazie alla componente variabile
Cavasin (OD&M Consulting): per il primo semestre 2017 stipendi in linea con l'inflazione. Grazie anche al ruolo di benefit e servizi di welfare aziendale
Gli stipendi italiani reggono l'onda d'urto della ripresa dell'inflazione grazie alla crescita registrata per lo più dalla componente variabile delle retribuzioni. Questa la fotografia di sintesi che emerge dalla 24a edizione del Rapporto sulle Retribuzioni in Italia elaborato da OD&M Consulting, società di Gi Group specializzata in HR Consulting, a partire da analisi che fanno riferimento ad un database di oltre 480.000 lavoratori del settore privato.
Nel primo semestre 2017, infatti, l'inflazione ha ripreso a crescere; solo Dirigenti e Quadri hanno visto aumentare la retribuzione di più rispetto all'inflazione NIC (1,2%), mentre l'incremento dell'inflazione dei beni ad alta frequenza d'acquisto (1,9%) è stata superiore agli incrementi retributivi di tutte le categorie.

Nel dettaglio, i Quadri hanno raggiunto i 59.782 euro di Retribuzione Totale Annua (RTA) per un aumento medio di categoria dell'1,5% sul 2016, i Dirigenti i 129.437 euro per un più 1,2%, gli Operai i 26.650 euro segnando un incremento dell'1,1% e gli Impiegati i 31.035 euro per una crescita pari allo 0,4%.
Nel primo semestre 2017 è cresciuto il peso della retribuzione variabile su quella base raggiungendo per tutte le categorie il livello più alto del quinquennio: il 13,8% per i Dirigenti (equivalente a più di 15.600 euro), l'8% per i Quadri (4.400 euro), il 3,4% per gli Impiegati (1.000 euro), il 3,2% per gli Operai (800 euro circa).
Se si esamina, però, chi ha effettivamente percepito il variabile, il peso di questa componente su quella fissa arriva al 20% per i Dirigenti, al 13% per i Quadri, al 9% per gli Impiegati e al 6% per gli Operai. In particolare, si segnala come nel periodo 2016 - primo semestre 2017 sia cresciuto in modo considerevole il numero di Quadri che ne hanno beneficiato (+8,1%).

Si conferma, poi, l'importanza di benefit e servizi di welfare aziendale in ottica di Total remuneration determinando un aumento effettivo del percepito tra il 18 e il 21% degli stipendi a seconda della categoria.
Se si valorizzano i servizi di cui si può beneficiare, i Dirigenti arrivano, infatti, a guadagnare quasi 151.918 euro, i Quadri 72.383 euro, gli Impiegati di area vendite 36.627 euro, considerando un valore medio lordo per un pacchetto composto da piano di welfare, auto e cellulare aziendale, sanità, previdenza e polizze integrative corrispondente a 22.481 euro per i Dirigenti, 12.601 euro per i Quadri, 5.654 euro per gli Impiegati delle vendite.
"La ripresa dell'inflazione non ha certamente aiutato le dinamiche salariali tanto che il trend di crescita generale, che comunque prosegue, ne risulta un po' penalizzato", precisa Simonetta Cavasin, Amministratore Delegato di OD&M Consulting. "Tuttavia, pur nell'ambito di differenze ancora importanti sia a livello territoriale, che di dimensione aziendale e di gap di genere, rileviamo segnali di dinamismo interessanti. L'uso da parte delle aziende di tutte le leve gestionali a disposizione per restare agganciate alla ripresa è ben presente e si riflette nell'incidenza crescente della componente variabile dello stipendio un po' per tutte le categorie, sia in termini di incidenza sul fisso che di numero di percettori, e nella diffusione delle componenti non monetarie, come i benefit e il welfare aziendale, che supportano indirettamente il potere d'acquisto dei dipendenti. Infine, nonostante le difficoltà generali dei giovani, riguardo a questa fascia della popolazione, ci preme sottolineare l'importanza della laurea, che si conferma premiante a livello retributivo".
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo