Consigli per l'anno nuovo: avanti con prudenza
Secondo il team di Anima, la cautela è l'atteggiamento migliore da utilizzare dopo una fase di mercato molto positiva ma che potrebbe far dimenticare i prossimi rischi che potrebbero presentarsi durante il 2018
"Adelante con juicio", avanti con prudenza è il suggerimento per muoversi sui mercati nei prossimi mesi.
Il Conte Antonio Ferrer, in un passaggio de "I Promessi Sposi" si rivolgeva così al suo cocchiere Pedro per indurlo ad avanzare cautamente con la propria carrozza in mezzo alla folla.
Una metafora che ben si sposa, appunto, sull'atteggiamento da utilizzare dopo una fase di mercato che è stata sì molto positiva dal punto di vista della crescita, ma che potrebbe far dimenticare la presenza di qualche rischio.

Il contesto economico, per il momento, si mantiene lo stesso degli ultimi mesi, con una crescita globale solida e sincronizzata e pressioni inflazionistiche contenute, che ci induce a confermare la preferenza per le asset class più rischiose.
Nelle ultime settimane i rendimenti sono stati complessivamente positivi per quasi tutti i principali indici azionari internazionali e leggermente negativi solo per area euro e Italia in particolare, e positivi per tutti gli indici obbligazionari governativi e corporate.
A livello macroeconomico, particolarmente sorprendenti sono stati i dati delle ultime settimane: gli indici di sorpresa economica (Grafico 1), che misurano quanto siano migliori o peggiori i dati rispetto alle previsioni, hanno raggiunto i livelli più alti da diversi anni, andando a sottolineare quanto stia migliorando l'economia dell'Eurozona.

C'è da dire che, per quanto riguarda le prospettive, questa fase di crescita solida e distribuita potrebbe avere le potenzialità per dimostrarsi anche sostenibile: gli indici PMI manifatturiero delle principali aree geografiche, infatti, si attestano su livelli più alti non solo rispetto all'anno scorso, ma anche di un mese fa.
Per quanto riguarda l'Eurozona, a novembre, è stato raggiunto il livello più alto nella storia dell'indagine (60,1 punti), secondo solo all'incremento record di aprile 2000.