Mercati emergenti: avanti con rinnovato vigore. E la ripresa di allarga
Altaf (Artemis): i titoli azionari degli emerging markets hanno iniziato bene il 2017, sovraperformando rispetto a quelle dei mercati sviluppati nel primo semestre.
È sostenibile questo andamento?
Le azioni dei mercati emergenti hanno iniziato bene il 2017, con un aumento del 18,5% e una sovraperformance del 7,7% rispetto a quelle dei mercati sviluppati, calcolati in dollari, per il semestre concluso il 30 giugno.
È sostenibile questo andamento? I dati economici sono decisamente favorevoli e si stanno rafforzando i segnali di una ripresa globale sincronizzata, con il 90% dei paesi circa in fase di espansione, come confermato dai relativi PMI (indici dei responsabili degli acquisti che rilevano la crescita economica), che presentano valori superiori a 50.

I rischi politici si attenuano
Alla fine del 2016, la vittoria di Donald Trump e i timori sulle proposte di modifiche ai trattati sul commercio internazionale hanno inciso negativamente sui mercati emergenti.
L'andamento del peso messicano era seguito attentamente, poiché era considerato indicativo di questi rischi percepiti.
Infatti tale valuta è crollata fra novembre e gennaio proprio per i timori del probabile impatto delle politiche protezionistiche sull'economia messicana.
Tuttavia, una volta che è apparso chiaro che la retorica della campagna di Trump non avrebbe avuto conseguenze immediate in termini di elaborazione di politiche, la valuta messicana ha recuperato terreno ed è ora ai livelli raggiunti prima delle elezioni USA.
I fondamentali migliorano
Con i rischi politici che indietreggiano, gli investitori si stanno concentrando di nuovo sui fondamentali.
Le economie emergenti si sono stabilizzate, raddrizzando i conti pubblici negli ultimi anni e, infatti, molte di esse sono meno indebitate dei paesi sviluppati.
C'è anche un numero crescente di aziende ben gestite, con margini di profitto in fase di recupero e, quindi, con utili in crescita.
Eppure, nei mercati emergenti le azioni passano di mano a sconto rispetto a quelle dei mercati sviluppati.
La ripresa si allarga
Le materie prime e le azioni energetiche hanno trainato il rialzo nel 2016 mentre quest'anno a menare le danze sono i titoli delle società tecnologiche, industriali e di beni di consumo discrezionali.