I fattori tecnici trainano i mercati obbligazionari globali
Secondo J.P. Morgan AM, con i fondamentali solidi e le valutazioni che sembrano più tirate, i fattori tecnici si confermano una delle principali forze trainanti dei mercati obbligazionari globali
Ad agosto l'indice globale dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero (PMI) ha raggiunto il valore migliore da oltre sei anni a questa parte, a 53,1, e vista la crescita anche nei dati degli indici PMI per Stati Uniti, Europa e Giappone a settembre i dati globali per il mese sono stati ancora più positivi.
Un modesto calo del dollaro nell'ultimo anno dovrebbe in maggior misura consentire a questa crescita globale di stimolare la domanda interna negli Stati Uniti.
La crescita solida non è circoscritta al mondo sviluppato: in oltre l'80% dei paesi la crescita del PIL è più elevata oggi rispetto ad un anno fa.

I Mercati Emergenti godono ancora di una crescita sincronizzata e i dati macro continuano a segnare rialzi sorprenderti.
Le previsioni per i Mercati Emergenti e per quelli Sviluppati vedono una ripresa sostenuta dell'attività, con una crescita che va dal 4,3% del 2016 al 4,6% nel 2017 e al 4,8% nel 2018, secondo le prospettive economiche mondiali del Fondo Monetario Internazionale.
Valutazioni quantitative
Fondamentali migliori e un costante appetito per il rischio sono rispecchiati nelle valutazioni del credito che appaiono meno allettanti.
Nell'universo delle obbligazioni corporate investment grade il mercato in euro ha sovraperformato, con spread che si sono contratti di 25 punti base (pb) allo 0,97% da inizio anno, mentre i mercati in dollari e sterline si sono entrambi contratti di 16 pb, rispettivamente all'1,05% e all'1,24%.