Pagamenti alle aziende ed export: Italia 12a in Europa per rispetto delle scadenze
Galassi (API): il governo ci faccia combattere ad armi pari. Il nostro Paese si posiziona al quarto posto per le esportazioni.
Danimarca e Germania i Paesi più virtuosi
Export e puntualità dei pagamenti sono due fattori che dovrebbero convergere per mantenere in sano equilibrio le economie dei diversi Paesi.
Specialmente in un territorio come quello dell'Unione Europea che agevola gli scambi di merci e servizi tra gli stati membri.
Lo Studio Pagamenti 2017 di Cribis, partner dell'Associazione Piccole Imprese (API) ha esaminato complessivamente il grado di virtuosità delle imprese associate dal punto di vista dei pagamenti verso i loro fornitori, e questo presenta in Europa una situazione molto eterogenea.

Se Danimarca e Germania si contraddistinguono per le maggiori quote di pagatori puntuali nel 2016, rispettivamente l'86,5% e l'81,7% del totale, Romania e Portogallo registrano invece i risultati peggiori, inferiori al 20% nella classe di pagamento alla scadenza (17,6% e 19,5%).
Forti i segnali di ripresa dalla Grecia: è il Paese che mostra i miglioramenti più elevati, con un significativo aumento dei pagatori puntuali che passano dai 22,7% del 2015 ai 32,4% del 2016 e una diminuzione dei pagamenti in ritardo di oltre 30 giorni, che dal 53,1% si abbassano al 29,8.
Anche la Germania incrementa ulteriormente i propri risultati, con una crescita dei pagatori puntuali, che passano dal 72,3% del 2015 all'81,7% del 2016 e una riduzione dei gravi ritardatari, che sono solo lo 0,7%.