E' il digitale a guidare le M&A nel Retail USA
Del Bianco (BDO): mentre gli operatori tradizionali vanno online, ibridando il loro business, gli e-retail sembrano invece voler espandersi nel mondo fisico
Con l'espansione dell'eCommerce, i consumatori stanno incrementando in maniera significativa i loro acquisti online e le aziende retail tradizionali sono nel contempo sempre più consapevoli che una robusta presenza nel commercio elettronico è cruciale per la loro competitività. Questa tendenza è confermata da un recente studio di BDO, tra i principali network internazionali di revisione e consulenza aziendale: il BDO's 2017 Retail Compass Survey of CFOs rivela, infatti, che il 68% dei Chief Financial Officer delle maggiori imprese USA nel Retail intendono dedicare nell'anno in corso più risorse, sia finanziarie sia professionali, ai loro canali eCommerce e in particolare ai canali "mobile". Proprio per analizzare più in dettaglio il comparto del commercio elettronico, e fornire una visione prospettica dell'evoluzione delle risorse e delle dinamiche di investimento nel 2017, BDO ha stretto una partnership con Pitchbook, il più autorevole data software provider per operatori Venture Capital, Private Equity e M&A a livello globale.

Secondo l'approfondimento BDO-PitchBook, l'investimento in piattaforme online per il commercio elettronico è stato molto dinamico nel 2016, sia in ambito finanziario sia strategico: tra le maggiori imprese al dettaglio USA le fusioni e acquisizioni hanno interessato 105 operazioni per volumi superiori a 17 miliardi di dollari, il valore più alto registrato negli ultimi cinque anni. Gli investimenti di private equity (PE) nel settore sono cresciuti altrettanto vigorosamente, raggiungendo l'anno scorso $6,1 miliardi di buy-out completati, contro i 2,2 miliardi registrati nel 2015 e 300 milioni di dollari rilevati nel 2014.
Altrettanto interessante è l'elevata attività di M&A rilevata dall'analisi BDO-Pitchbook all'interno del mero segmento Internet Retail, con 155 operazioni portate a segno nel 2016 per un controvalore di oltre 13 miliardi di dollari registrando +22% di crescita dei volumi rispetto al 2015. Il ritmo sostenuto dell'attività di negoziazione dell'online retail dimostra il valore delle imprese puramente basate su Internet e sottolinea l'enfasi che i grandi retailer pongono sull'online per l'acquisizione di innovazione e talento oltre alle piattaforme di commercio elettronico. E' ormai palese che il consumatore preferisca sempre più muoversi online e il modello di business al dettaglio si sta modificando di conseguenza. Nei prossimi anni, questa evoluzione del modello di business al dettaglio rappresenterà senza dubbio un ampio potenziale per gli investimenti PE.

I modelli tradizionali di retail devono necessariamente evolvere verso il digitale
La National Retail Federation statunitense prevede in crescita le vendite retail online per l'anno in corso con una quota compresa tra 8 e 12%, e un tasso di crescita tre volte più veloce che nel settore retail in generale. Le previsioni della NRF per gli store tradizionali fisici attestano invece la quota di crescita a circa il 3%, mostrando così quanto sia rilevante un'offerta multicanale osservando quanto l'eCommerce sia sempre più alla guida della crescita del settore Retail.
La sfida è stata colta da WalMart, la più grande catena di megastore americana, che, con l'acquisizione della piattaforma di commercio online Jet.com per 3 miliardi di dollari l'anno scorso, ha lanciato la sfida ad Amazon sulle vendite online. Il colosso USA della grande distribuzione ha portato a termine una delle più grandi acquisizioni nell'eCommerce, in particolare per una startup che è partita ufficialmente nel 2015.
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