Meglio non sottovalutare l'oro e la posizione russa sul petrolio
Rosenstreich e Quelenn (Swissquote): basta poco per far salire il metallo giallo, e l'aumento dell'offerta ha facilmente controbilanciato i tagli alla produzione da parte dell'Opec
Nonostante sia incanalato verso un trend discendente ritornando sui livelli minimi dal 10 di maggio, le pressioni in vendita sull'oro potrebbero presto affievolirsi in avvicinamento ad area 1220 dollari.
E anche se il lancio del missile sudcoreano in acque giapponesi sembra non aver sortito grandi effetti neppure sulle quotazioni del metallo giallo, dal nostro punto di vista basterebbe invece pochissimo per riportarne in alto i prezzi.
Infatti, benchè stia tornando la propensione al rischio sui mercati finanziari, le banche centrali si stiano muovendo verso la normalizzazione della politica monetaria e siano ormai state accantonate la maggior parte delle incertezze politiche che hanno caratterizzato lo scenario europeo (con la sola eccezione delle elezioni tedesche a destare qualche punto interrogativo), continuiamo a credere che basterebbe un semplice intoppo per vedere gli investitori tornare in massa sull'oro.

Non dimentichiamoci infatti che le negoziazioni sulla Brexit promettono di essere molto accidentate, considerando che non tutti i Paesi dell'Unione hanno gli stessi interessi commerciali nei confronti della Gran Bretagna e questo potrebbe creare una certa divergenza.
Oltre a ciò, i mercati sembrano eccessivamente ottimisti nei confronti della ripresa economica statunitense e i rischi geopolitici sparsi per il globo (Medioriente, Corea del Nord) potrebbero deflagrare in qualsiasi momento.
Per quanto riguarda il petrolio, invece, nonostante i prezzi siano in marginale ripresa, il Crude rimane in un mercato orso poichè l'aumento dell'offerta ha facilmente controbilanciato i tagli alla produzione da parte dell'Opec.
Ad agire in tal senso, la Russia ha annunciato che non supporterà ulteriori eventuali nuovi tagli, in quanto il governo di Mosca ritiene che continuare su questa strada manderebbe al mercato solo un segnale sbagliato e anche secondo noi ulteriori riduzioni potrebbero contribuire ad innescare un "panic selling" sull'oro nero oltreche evidenziare tutti i limiti dei Paesi Opec nel rispettare l'accordo.
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
