Titoli tecnologici: non sta per scoppiare un'altra bolla
Lemey (Degroof Petercam AM): probabilmente stiamo sperimentando un cambiamento strutturale nelle valutazioni del settore. Ma sotto-comparti del settore tech hanno una valutazione meno razionale
Quasi due decenni: questo il tempo passato dallo scoppio dell'ormai tristemente famosa bolla tecnologica all'inizio del millennio.
L'impatto e le conseguenze furono cosi gravi che il settore tecnologico porterà per sempre i segni di questo evento.
Così, di tanto in tanto, solitamente in occasione di un'IPO ampiamente pubblicizzata o di una società tech emergente che chiude il suo ultimo round di private equity, la stessa domanda si ripresenta: siamo nel bel mezzo di un'altra bolla tecnologica? La scorsa settimana la situazione era questa, ma ora un report di Goldman Sachs sostiene che la volatilità dei titoli FAAMG (Facebook, Amazon, Apple, Microsoft e Google - ora Alphabet) è troppo bassa, e che di conseguenza non includeva i rischi legati al ciclo economico, alla regolamentazione e ai possibili sconvolgimenti strutturali nel settore tech.

Inoltre, Goldman ha evidenziato come questi titoli siano largamente diffusi.
Ciò ha portato a vendite massive non solo sui titoli FAAMG, ma anche sui titoli tech in tutto il mondo.
Il 2000 si sta ripetendo?
Mettiamo le cose in chiaro: il settore tecnologico è oggi totalmente diverso da ciò che era negli anni 2000.
Le alte valutazioni erano spesso basate sul nulla, in Belgio addirittura su una truffa, come nel caso di Lernaut & Hauspie.
Le valutazioni medie nel settore tech erano circa tre volte più elevate rispetto ad oggi.
Soprattutto, molte società tech erano in perdita.
Oggi, invece, potremmo dire che il settore tecnologico è probabilmente quello che genera i maggiori flussi di cassa.
Alla fine tutto si riduce ai numeri.
Per ognuno dei titoli FAAMG possiamo affermare che la performance dipende almeno in parte dai numeri raggiunti quest'anno o dai fondamentali, che ne giustificano il movimento.

Siamo in presenza di una bolla solo quando ci troviamo davanti a comportamenti o aspettative irrazionali.
Il nulla è costoso?
Una distinzione importante è quella tra "old tech" e "new tech".
Il primo si riferisce a compagnie come Apple, Microsoft e molte compagnie produttrici di software.
Queste sono generalmente più mature e tendono a essere vere galline dalle uova d'oro con valutazioni relativamente meno costose.
Le seconde compagnie sono invece tipicamente più giovani, hanno tassi di crescita molto elevati e consumano liquidità a ritmo elevato (si pensi ad Uber).